In questi anni di attività missionaria in Georgia, oltre al poliambulatorio, la parrocchia, l’asilo e la fattoria, è nata l’esigenza di interessarsi degli ammalati nelle case private.
E’ proprio andando a visitare i malati nelle loro case che i religiosi camilliani si sono resi conto di quante giovani persone handicappate sono abbandonate a se stesse.
Gli handicappati in Georgia, a causa dell’assoluta povertà che regna in ogni nucleo familiare, vivono le loro infermità fisiche e psichiche in un clima di totale abbandono e sono considerati un peso per la famiglia.
Si è pensato quindi di realizzare un Centro di riabilitazione motoria e psicoterapeutica per questi giovani georgiani handicappati.
Provvisoriamente il Centro di riabilitazione, che ha aperto i battenti il 14 giugno 2004, è accolto nel seminario, ma la sistemazione è inadeguata perchè a livello di struttura presenta parecchie barriere architettoniche, è di dimensioni limitate e può accogliere i disabili solo durante il giorno.
e’ nata quindi la necessità di costruire un centro tutto per loro, senza barriere architettoniche e capace di rispondere alle molteplici esigenze che l’esperienza pratica ha fatto emergere.
Un altro grave problema è dato dall’invecchiamento dei genitori, e quindi di cosa sarà dei loro figli, oltre alle continue emergenze per dare accoglienza a disabili che non possono più rimanere all’interno del nucleo familiare.
Si è pensato quindi di costruire, oltre al Centro diurno, un piano dove accogliereuna comunità residenziale per handicappatisenza genitori o parenti che possano accudirli.
Il nuovo Centro potrà ospitare 100 disabili al giorno e nella parte residenziale 20 persone.
Nel nuovo Centro di riabilitazione, iniziato a costruire nel 2007, saranno presenti spazi per le varie attività: piccola palestra, stanze per l’ergoterapia, la psicoterapia e sala computers.
Inoltre sarà dotato di cappella e sala polifunzionale, cucina e sala da pranzo.
Nella parte residenziale troveranno posto 10 camere a 2 letti, oltre ai servizi previsti per l’accoglienza residenziale.