Capitolo 3: Relazione sociale
- 73 -
avrebbero perfino il sostegno di uomini politici e alti ufficiali della
polizia nazionale di Haiti.
L’emergenza criminalità si associa ovviamente ai gravi squilibri
sociali e questo è dovuto al clima di diffusa sfiducia che si è creato
nel Paese nei confronti delle istituzioni politiche. Dei missionari
presenti nell’isola hanno riferito all’agenzia Fides che «quelli che
soffrono sono i più poveri». Anche per via della vendita di armi nei
quartieri più abbandonati con l’obiettivo di «seminare la paura» e
mantenere l’attuale assetto di potere.
Più volte in passato monsignor Joseph Gontrand Décoste, vescovo di
Jérémie e segretario generale della Conferenza episcopale haitiana,
aveva denunciato il clima di forte sfiducia verso i «politici che hanno
saccheggiato le risorse destinate al popolo, che vivono nel lusso
mentre il popolo si dibatte nella miseria, privo di tutto: cibo, acqua
potabile, servizi essenziali, sanità, scuola, strade».
In questo senso, questa la denuncia, alcune forze politiche sarebbero
anche responsabili di presunte appropriazioni degli aiuti economici
internazionali, destinati ad Haiti dopo il terremoto del 2010.
Questa situazione caotica continua a impedire non solo lo sviluppo
del paese e la possibilità di dialogo ma anche la distribuzione degli
aiuti umanitari fondamentali per sfamare i soggetti più indifesi come
i bambini. Soltanto gli operatori della Chiesa cattolica e alcune Ong
riescono a far arrivare gli alimenti necessari ai più piccoli.
Sull’isola caraibica oltre la metà degli undici milioni di persone
sopravvive con meno di due dollari al giorno, il 41 per cento della
popolazione è disoccupato e circa il 65 per cento di chi lavora lo fa
senza alcuna tutela”.
I primi contatti dell’Ordine camilliano con l’isola caraibica sono
iniziati nel novembre 1994 quando Fratel Joachin Camara, membro
della Consulta (il massimo organo di governo dell’Ordine), Massimo
Miraglio e Padre Antonio Menegon si recarono ad Haiti per studiare
la situazione del Paese, distrutto da anni di dittatura e da quattro di
embargo, nell’attesa di iniziare una missione che potesse rispondere
ai bisogni primari degli ultimi della terra, com’è proprio del carisma
dei Camilliani.
La storia