Eventi 2013
Il IV centenario della morte di San Camillo de Lellis
DalGennaio 2013 al luglio2014 si celebrano in tutto ilmondo i400 annidallamortediSanCamillodeLellis, che
fondando l’OrdinedeiMinistridegli infermiha creato
“unaCompagniadiuominipii etdabbene cheperamorediDio
servanogli infermiconaffettodimadre”.
Ma chieraSanCamillodeLellis?
La sua storia si staglianella secondametàdel secoloXVI e iniziodelXVII.Sfondodell’azione è laRomadelCinque-
cento epiù in generale l’Italia, suddivisa innumerosiprincipatio repubbliche.Mentre l’Europa riescea respingere le
invasioni dei turchi, alcuni stati italiani subiscono il predominio straniero degli spagnoli o dei francesi.La cultura e
l’artevivono il trapassodall’euforia rinascimentale alle tensionidelperiodobarocco.LaChiesa è alleprese coimovi-
mentidiRiformaprotestante chene lacerano l’unitàe risponde con le iniziativedellaRiforma cattolicae soprattutto
conunanuovafiorituradi santi ediordini religiosidediti alleoperedi carità.Lavita sociale è spesso tormentatada
guerre, carestie epestilenze edallapermanentepovertàdelle classipiùumili. In campo sanitario laChiesa continua
aoffrire i suoiospedali, comeaveva fattonelMedioEvo con l’istituzionedegliHôtel-Dieu,eadanimareassociazioni
caritativepopolari,come le
CompagniedelDivinoAmoree leMisericordie
.Anche iprincipiritengono importanteper il
loroprestigio costruiregrandiospiziper l’accoglienzae l’assistenzadeimalatipoverieneaffidano laprogettazioneai
miglioriarchitettidell’epoca.Maa frontedell’enfasiediliziaedeldecoroartistico facevanodacontrastovistose lacune
nelcampodell’igieneedellecureegravicarenzenell’assistenza,affidataagentemercenariae impreparata,privanon
solodiqualsiasi istruzionesanitariamaspessoanchediminimeattitudinidiumanità.Chinesoffrivaeranogli infermi:
maltrattati con gesti eparole, lasciatinella sporcizia,nutriti inqualchemodo,abbandonatiai capricci eai lazzidi tali
inservienti prezzolati.Questa la situazione che trovòCamillo all’ospedale di S.Giacomo inRoma, quandonel 1575
entròpercurarsiunagambaaffettadauna piaga;unapiagachedeterminò ilcorsodellasuavita:diquellaDiosiservì
per indicargli la strada.
Camillo,figliodelcapitanodiventuraGiovannideLellis,eranatoaBucchianico (Chieti) il25maggio1550.
Nellagiovinezza seguì leormedelpadre,dedicandosiall’artemilitareal soldodiVeneziaediNapoli. Il“soldo”gli ser-
vivaper ilgiocod’azzardoallecarteoaidadi,unapassionecheoccupò tutta la suagiovinezza.Ma lui si sentivavuoto
eperso inunavita senza senso.Fu laparoladiunbuon frate cappuccinodiS.GiovanniRotondo–pernon chiedere
l’elemosina il giovane aveva accettato di fare ilmanovalenel convento – che gli fece aprire gli occhi.E la luce della
grazia trasformò ilsuocuoree lasuavita.Egliricordòsemprequel2 febbraio1575come ilgiornodellasua
conversione
.
Lapiagaallagamba lo riportòalS.GiacomodiRoma.
Vieragià statoper lo stessomotivo.Maalloraeraun soldataccio scapigliatoe seavevaaccettatodi servire imalatidu-
rante lacura l’aveva fattosvogliatamenteesoloperaverqualchesoldodagiocareaidadicon ibarcaiolidelTevere.Ora
vi tornavaconanimonuovoecon lemaniprontea servire i sofferenti. Infermierea tempopienomaancorprimache
infermiere,colpitodall’abbandonodeimalati, ilsuoprimo intervento fudigarantire,comeumileservo, unminimodi
igieneall’ambienteeallepersone.Per lasuadiligenzapresto fu fatto
MaestrodiCasa
,cioèresponsabiledelpersonalee
deiservizidell’ospedale.Madi fronteallasituazionediabbandonodeimalati,Camillocapìchenonpoteva farvi fronte
dasolo.Colpitocomedaun’ispirazionedivinapensòdiconvocareungruppodiamiciedicoinvolgerlialsuoproposito:
dedicarsi totalmenteal serviziodegli infermiper soloamordiDioecon l’affettochepuòavereunamadreper l’unico
suo figliomalato.Nacque cosìnel 1582 la
CompagniadeiServidegli Infermi
. Inizialmente peròCamillonon voleva
creareunordine religioso clericale (di sacerdoti)madi fratelli laici al serviziodel corpodelmalatoprima ancora che
alla suaanima. QuattroannidopoPapaSistoV la riconobbe come
Congregazione
eaccolse ladomandadiCamillodi
portaresullavesteuna
crocerossa
.Latrascuratezza incuiversavano imalatinonerasolomaterialemaanchespirituale.
Camillo trovò come suo seguacequalche sacerdotee si feceprete lui stesso,
conditiosinequanon
perpoter fondareun
ordinedichierici, dovendoandare, tra l’altro, a scuoladi latinocon ragazzidel tempo.
Curioso il fatto che il suo co
nfes
sore,SanFilippoNeri,davantiall’ideamanifestataglidaCamillodivoler fondareun
ordine lo sconsigliòdecisamente…
Fattostachepianopianononostante i“consigli” laCompagniasiallargò.Camilloe isuoipreseroservizioall’Ospedale
SantoSpirito,ma simiseroanchea rintracciaremalatiepoverinelleborgateenei tuguridiRoma.Quandonell’Urbe
scoppiòuna carestia,nel1590, iServidegli Infermi siprodigaronoper soccorrere a ogninecessità. IlPapaGregorio
XIVne fu ammirato edecisedi elevare laCongregazione a
OrdinedeiMinistridegli Infermi
(1591).Negliospedalidi
Romaera stata introdottaunavera riforma sanitaria.Alloradavariepartid’Italiavenne la richiestadi inserirequesti
religiosineipropriospedali. Inunaventinad’anni iMinistridegli Infermipresero così servizionelleprincipali città,
daNapoliaMilano,daGenovaaPalermo.E c’eradell’altro.SeunesercitopartivaperunaguerraCamillomandava i
suoicompagniaportare la
crocerossa
suicampidibattaglia.Se inunacittàesplodevaun’epidemiaaccorrevacon isuoi
Il IV centenario della morte di San Camillo de Lellis
Dal Gennaio 2013 al luglio 2014 si celebrano in tutto il mondo i 400 anni dalla morte di San Camillo de Lellis, che
fondando l’Ordine dei Ministri degli infermi ha creato
“una Compagnia di uomini pii et dabbene che per amore di Dio
servanogli infermiconaffettodimadre”.
Ma chi era San Camillo de Lellis?
La sua storia si staglia nella seconda metà del secolo XVI e inizio del XVII. Sfondo dell’azione è la Roma del Cinque-
cento e più in generale l’Italia, suddivisa in numerosi principati o repubbliche. Mentre l’Europa riesce a respingere le
inva ioni d i turchi, alcuni stati italiani subiscono il predominio straniero degli spagnoli o dei francesi. La cultura e
l’arte ivono il trapasso all’ uforia rinascimentale alle tensioni del periodo barocco. La Chiesa è alle prese coi movi-
menti di Riforma protestante che ne lacerano l’unità e risponde con le iniziative della Riforma cattolica e soprattutto
con una nuova fioritura di santi e di ordini religiosi dediti alle opere di carità. La vita sociale è spesso tormentata da
guerre, carestie e pestilenze e dalla permanente povertà delle classi più umili. In campo sanitario la Chiesa continua
a offrire i suoi ospedali, come aveva fatto nel Medio Evo con l’istituzione degli Hôtel-Dieu, e ad animare associazioni
caritativ popolari, come le
CompagniedelDivinoAmoree leMisericordie
. Anche i principi ritengono importante per il
loro prestigio costruire grandi ospizi per l’accoglienza e l’assistenza dei malati poveri e ne affidano la progettazione ai
migliori architetti dell’epoca. Ma a fronte dell’enfasi edilizia e del decoro artistico facevano da contrasto vistose lacune
nel campo dell’igiene e delle cur e gravi carenze nell’assistenza, affidata a gente mercenaria e impreparata, priva non
solod qualsiasi is uzionesa itariamaspessoanchediminimeattitudinidiumanità.Chinesoffrivaeranogli infermi:
maltrattati con gesti e parole, lasciati nella sporcizia, nutriti in qualche modo, abbandonati ai capricci e ai lazzi di tali
inservienti prezzolati. Questa la situazione che trovò Camillo all’ospedale di S. Giacomo in Roma, quando nel 1575
entrò per curarsi una gamba affetta da una piaga; una piaga che determinò il corso della sua vita: di quella Dio si servì
p r indicargli la strada.
Camillo, figlio del capitano di ventura Giovanni de Lellis, era nato a Bucchianico (Chieti) il 25 maggio 1550.
Nella giovinezza seguì le orme del padre, dedicandosi all’arte militare al soldo di Venezia e di Napoli. Il “soldo” gli ser-
viva per il gioco d’azzardo alle carte o ai dadi, una passione che occupò tutta la sua giovinezza. Ma lui si sentiva vuoto
e perso in una vita senza senso. Fu la parola di un buon frate cappuccino di S. Giovanni Rotondo – per non chiedere
l’elemosina il giovane aveva a cettato di fare il manovale nel convento – che gli fece aprire gli occhi. E la luce della
grazia trasformò ilsuocuoree lasuavita.Egliricordòsemprequel2 febbraio1575come ilgiornodellasua
conversione
.
La piaga alla gamba lo riportò al S. Giacomo di Roma.
Vi era già stato per lo stesso motivo. Ma allora era un soldataccio scapigliato e se aveva accettato di servire i malati du-
rante la cura l’aveva fatto svogliatamente e solo per aver qualche soldo da giocare ai dadi con i barcaioli del Tevere. Ora
vi tornava con animo nuovo e con le mani pronte a servire i sofferenti. Infermiere a tempo pieno ma ancor prima che
infermiere, colpito dall’abbandono dei malati, il suo primo intervento fu di garantire, come umile servo, un minimo di
igiene all’ambiente e alle persone. Per la sua diligenza presto fu fatto
MaestrodiCasa
, cioè responsabile del personale e
dei servizi dell’ospedale. Ma di fronte alla situazione di abbandono dei malati, Camillo capì che non poteva farvi fronte
dasolo.Colpitocomedaun’ispirazionedivinapensòdiconvocareungruppodiamiciedicoinvolgerlialsuoproposito:
dedicarsi totalmente al servizio degli infermi per solo amor di Dio e con l’affetto che può avere una madre per l’unico
suo figlio malato. Nacque così nel 1582 la
Compagnia dei Servi degli Infermi
. Inizialmente però Camillo non voleva
creare un ordine religioso clericale (di sacerdoti) ma di fratelli laici al servizio del corpo del malato prima ancora che
alla sua anima. Quattro anni dopo Papa Sisto V la riconobbe come
Congregazione
e accolse la domanda di Camillo di
portaresullavesteuna
crocerossa
.Latrascuratezza incuiversavano imalatinonerasolomaterialemaanchespirituale.
Camillo trovò come suo seguace qualche sacerdote e si fece prete lui stesso,
conditio sine qua non
per poter fondare un
ordine di chierici, dovendo andare, tra l’altro, a scuola di latino con ragazzi del tempo.
Curioso il fatto che il suo co
nfes
sore, San Filippo Neri, davanti all’idea manifestatagli da Camillo di voler fondare un
ordine lo sconsigliò decisamente…
Fatto sta che piano piano nonostante i “consigli” la Compagnia si allargò. Camillo e i suoi presero servizio all’Ospedale
Santo Spirito, ma si misero anche a rintracciare malati e poveri nelle borgate e nei tuguri di Roma. Quando nell’Urbe
scoppiò una carestia, nel 1590, i Servi degli Infermi si prodigarono per soccorrere a ogni necessità. Il Papa Gregorio
XIV ne fu ammirato e decise di elevare la Congregazione a
Ordine dei Ministri degli Infermi
(1591). Negli ospedali di
Roma era stata introdotta una vera riforma sanitaria. Allora da varie parti d’Italia venne la richiesta di inserire questi
religiosi nei propri ospedali. In una ventina d’anni i Ministri degli Infermi presero così servizio nelle principali città,
da Napoli a Milano, da Genova a Palermo. E c’era dell’altro. Se un esercito partiva per una guerra Camillo mandava i
suoi compagni a portare la
crocerossa
sui campi di battaglia. Se in una città esplodeva un’epidemia accorreva con i suoi
16 MARZO - 29 APRILE
san camillo,
la leggenda
della carità
400 anni dalla morte
di San Camillo
29 APRILE
Paolo conte
Concerto
di beneficenza
TEATRO REGIO
8 SETTEMBRE
trofeo sVaU
Festa dello sport
USD PIANEZZA
PAOLO
CONTE
photo:RobertoSerra IguanaPress –ad:DinoBuffagni
TEATRO
REGIO
torino
Lunedì
ore21
APriLe
29
IlrIcavatodelconcertoSaràdeStInatoallacoStruzIonedell’oSpedaleper lacuradelleleSIonIcutaneedIJèrèmIe -HaItI
Boxoffice Feltrinelli
PiazzaCLNTorino
“Biglietteria”
viaxxSettembre, 68/hTorino
FarmaciaPensa
viaCernaia, 14/aTorino
ChaveArredamenti
viaPietroMicca, 15/aTorino
011539045
prevendite
infoline
patrocinio
organizzazione
PAOLO
CONTE
photo:RobertoSerra IguanaPress –ad:DinoBuffagni
PAOLO
CONTE
photo:RobertoSerra IguanaPress –ad:DinoBuffagni
23 MARZO
Golf 4Haiti
Torneo di Golf
di beneficenza
ROYAL PARK I ROVERI
11 LUGLIO
cena in cortile
Cena di beneficenza
COMUNITÀ MADIAN
16 SETTEMBRE
cena sul Fiume
Cena di beneficenza
REALE SOCIETÀ
CANOTTIERI “CEREA”
RealeSocietàCanottieriCerea
,
MadianOrizzontiOnlus
e il
RistorantedelCircolodeiLettori
sono lietidi invitarvi alla
CENA SUL F IUME
preparata dallo
chef
delRistorante delCircolo deiLettori
StefanoFanti
LUNEDÌ 16SETTEMBRE 2013
ore
20.00
RealeSocietàCanottieri “Cerea” -VialeVirgilio, 61Torino
IlMenu
Crudo di baccalà, cipolla rossa dolce e pane allenoci
Pettodi gallinellamarinato al pepe, zucchine trombette, basilico emele
Orzotto,uovo strapazzato, lardo affumicato e porcini freschi
Crema di pomodoro, pasta reale all’acciuga rossa emozzarella
Filetto dimaialino, vellutata di patate e funghifinferli scottati
Biscotto allenocciole diLanga con il semifreddo al torrone
Ilcostodellacenaèdi45Euroe tutto ilricavatosaràdestinatoallanostraMissione
di Tbilisi in Georgia e in particolare al progetto volto a garantire ai bambini
disabiliospitatidalla struttura “SanCamillo” ciclidi terapia riabilitativa.
Ivini sono offertidall’EnotecaRegionaledeivinidellaProvinciadiTorino e l’acquadalla
Lauretana.
Info eprenotazioni
: 011 539045 -
MadianOrizzonti laOnlus dei padriCamilliani di Torino, fondata nel 2005, opera inGeorgia, in
Armenia, inArgentina e adHaiti costruendo e gestendo ospedali e scuole e seguendo progetti
in ambito socio-sanitario.
Prende origine dalla comunitàMadian fondata nel 1980 e composta da Padre Adolfo Porro,
PadreAntonioMenegon ePadre JoaquinPauloCipriano.
CON IL PATROCINIO DI:
marZO
aPrile
maGGiO
GiUGnO
lUGliO
1...,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91 93,94,95,96