Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2014
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L’idea di costruire i villaggi è nata dalla constatazione che a 4 anni
dal terremoto del 2010 tantissime famiglie vivono ancora sotto
tende di fortuna e altrettante famiglie vivono all’aperto, lungo i
margini delle strade.
Lo stimolo a questo progetto nasce dal desiderio di dare a queste
famiglie un tetto solido sopra la testa e permettere loro di affrontare
la vita con qualche certezza e garanzia in più.
Ogni villaggio è composto da dieci case, ognuna delle quali ha
annesso un piccolo lotto di terreno da coltivare con frutta e verdura
e un pozzo comune. Alle famiglie viene data, in questo modo, la
possibilità di avere un minimo di sostentamento autonomo, di
inserirsi nella comunità delle Religiose Camilliane che con appositi
corsi trasmettono loro i principi base di convivenza fraterna e
solidale attraverso momenti di orticultura, di economia domestica,
di igiene e di prevenzione sanitaria. Il progetto è nato nella
primavera del 2013: nel corso del primo anno è stato completato
il primo villaggio (
Vilaj Lavi
“Villaggio della Vita”) e sono state
selezionate le famiglie che ne hanno potuto beneficiare. Nel 2014 si
è acquistato il secondo lotto di terreno e sì è iniziato a costruire sia
il secondo villaggio (
Vilaj Lajwa
“Villaggio della Gioia”) sia il terzo
(
Vilaj Lapè
“Villaggio della pace”).
Ogni casa è strutturata con una cucina (3.5x 2.5 m), due camere
(3x3 m), un piccolo bagno dotato di servizi igienici e un lavandino,
un piccolo portico davanti e dietro la casa. Il tetto è in lamiera, il
soffitto in legno, le porte esterne in ferro, la casa poggia su una base
a 40 cm da terra; ogni casa ha impianto elettrico e idraulico.
Progetto
Vita Ville
a Port-au-Prince