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Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2015
riguardo al
diritto alla convivenza pacifica
, la
difesa dell’ambiente
e lo
sviluppo sostenibile
delle risorse territoriali, lo
sviluppo dei
servizi sanitari
e
sociali
con attenzione prioritaria ai problemi più
diffusi ed ai gruppi più vulnerabili, il miglioramento dell’
educazione
della popolazione, con particolare attenzione all’educazione di base,
lo sviluppo economico locale, l’alfabetizzazione e l’educazione allo
sviluppo, la partecipazione democratica, l’equità delle opportunità di
sviluppo e d’inserimento nella vita sociale.
Prendendo in considerazione 186 stati per quanto riguarda il Pil e
l’indice di sviluppo umano, e 179 stati per il tasso di alfabetizzazione
(ossia il grado di sviluppo delle capacità individuali di lettura e
scrittura) questo è quanto emerge per i paesi in cui Madian Orizzonti
opera inserendo chi apre la graduatoria, chi la chiude e la posizione
del nostro paese (tra parentesi la posizione dell’anno precedente):
PIL
INDICE SVILUPPO UMANO
TASSO DI ALFABETIZZAZIONE
1. Qatar (Lussemburgo)
1. Australia (Norvegia)
1. Georgia
32. Italia (27)
26. Italia (=)
24. Armenia (5)
55. Argentina (62)
39. Argentina (49)
54. Italia (47)
102. Indonesia (114)
79. Georgia (=)
61. Argentina (56)
107. Georgia (116)
87. Armenia (=)
70. Filippine (80)
113. Armenia (124)
112. Indonesia (108.)
90. Indonesia (88)
119. Filippine (128)
116. Filippine (117.)
120. Kenya (135)
125. India (142)
129. India (135.)
143. India (149)
149. Kenya (156)
143. Kenya (147.)
152. Nepal
159. Nepal
144. Nepal
153. Haiti (154)
168. Haiti (162)
162. Haiti (168.)
177. Burkina Faso
172. Burkina Faso
181. Burkina Faso
179. Mali
186. Repubblica Centrafricana
186. Repubblica Centrafricana
“Vista con gli occhi del signor Li da Pechino o di mister Smith da
Los Angeles la crisi del debito di Atene, con quei 315 miliardi di euro
che valgono il 180% della ricchezza prodotta ogni anno e che non
saranno mai del tutto rimborsati, è poco più che una quisquilia. Gli
ordini di grandezza sono talmente siderali da rendere il confronto
risibile. La Cina da sola poggia su 28.000 miliardi di dollari di soldi
