- 4 -
Madian Orizzonti ONLUS - Bilancio Sociale 2012
senso. Fu la parola di un buon frate cappuccino di S. Giovanni
Rotondo – per non chiedere l’elemosina il giovane aveva accettato di
fare il manovale nel convento – che gli fece aprire gli occhi. E la luce
della grazia trasformò il suo cuore e la sua vita. Egli ricordò sempre
quel 2 febbraio 1575 come il giorno della sua conversione. La piaga
alla gamba lo riportò al S. Giacomo di Roma.
Vi era già stato per lo stesso motivo quando era un soldataccio
scapigliato e se aveva accettato di servire i malati durante la cura
della sua piaga l’aveva fatto svogliatamente e solo per aver qualche
soldo da giocare ai dadi con i barcaioli del Tevere. Ora vi tornava con
animo nuovo e con le mani pronte a servire i sofferenti. Infermiere a
tempo pieno ma ancor prima che infermiere, colpito dall’abbandono
dei malati, il suo primo intervento fu di garantire, come umile servo,
un minimo di igiene all’ambiente e alle persone. Per la sua diligenza
presto fu fatto Maestro di Casa, cioè responsabile del personale e dei
servizi dell’ospedale. Ma di fronte alla situazione di abbandono dei
malati, Camillo capì che non poteva farvi fronte da solo. Colpito come
da un’ispirazione divina pensò di convocare un gruppo di amici e di
coinvolgerli al suo proposito:
dedicarsi totalmente al servizio degli
infermi
per solo amor di Dio e con l’affetto che può avere una madre
per l’unico suo figlio malato. Nacque così nel 1582 la Compagnia dei
Servi degli Infermi. Inizialmente però Camillo non voleva creare un
ordine religioso clericale (di sacerdoti) ma di fratelli laici al servizio
del corpo del malato prima ancora che alla sua anima. Quattro anni
dopo Papa Sisto V la riconobbe come Congregazione e accolse la
domanda di Camillo di portare sulla veste una croce rossa.
La trascuratezza in cui versavano i malati non era solo materiale ma
anche spirituale. Camillo trovò come suo seguace qualche
sacerdote e si fece prete lui stesso,
conditio sine qua
non
per poter fondare un ordine di chierici.
Curioso il fatto che il suo confessore, San Filippo Neri,
davanti all’idea manifestatagli da Camillo di voler fondare
un ordine lo sconsigliò decisamente.
Fatto sta che piano piano nonostante i “consigli” la
Compagnia si allargò. Camillo e i suoi presero servizio
all’Ospedale Santo Spirito, ma si misero anche a rintracciare malati