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Con vivo piacere e riconoscenza presento il Bilancio Sociale di
Madian Orizzonti Onlus.
È la prima volta che l’Associazione realizza il Bilancio Sociale e
lo fa nell’anno in cui l’Ordine Religioso dei Ministri degli Infermi
(Camilliani) ricorda il suo fondatore a
400 anni
dalla morte.
In questo documento non ci sono solo numeri, ma il cuore stesso
di San Camillo, che continua a vivere nei suoi figli e nelle opere
realizzate per servire i malati e i poveri con cuore di madre, come
soleva ricordare San Camillo stesso.
Non mi dilungo nella descrizione di ciò che è stato fatto in questi
anni, anche perché è già contenuto nel presente documento.
Desidero, però, sottolineare che tutti coloro che hanno lavorato e
continuano a lavorare per l’Associazione e le
missioni
che questa
sostiene, sono persone “gelose” della persona del povero e per questo
attente perché ogni risorsa venga finalizzata a questo scopo; viene
trattenuto il minimo ai fini dell’organizzazione (meno del
5%
sul
totale distribuito) proprio perché il più possibile possa raggiungere
le persone alle quali è destinato. Non è solo un problema etico o di
giustizia, ma una profonda convinzione che nasce dall’amore e dalla
passione esclusiva nei confronti dei poveri.
Le
risorse umane
che come un fiume portano acqua in terre
aride sono il vero segreto di tutto ciò che è stato realizzato.
Tante persone hanno creduto e credono, si sono appassionate
e in modo coinvolgente hanno dato il meglio di se stesse per
questo unico scopo: migliorare le condizioni di vita di tanta
povera gente a cui è stata rubata anche la speranza.
Il più bello e vero ringraziamento lo riceviamo dal sorriso dei
tanti bambini che con i nostri interventi e i nostri progetti
sono scampati alla morte, sono guariti dalle malattie e
dalla denutrizione, hanno avuto l’opportunità di studiare,
hanno trovato una casa e una famiglia che li ha accolti e salvati
dall’abbandono causato dalla disabilità e dalla povertà.
Il cammino resta lungo e faticoso, se pensiamo che solo ad
Haiti, dopo il disastroso terremoto del 12 gennaio 2010, stiamo
realizzando due nuovi ospedali (il raddoppio dei posti letto a Port-
au-Prince e il nuovo centro per le lesioni cutanee a Jérémie) e
Lettera agli
stakeholder
di Padre Antonio
Menegon