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Port-au-Prince e Jérémie ad
Haiti
, Tbilisi, Khisabavra, la casa della
Nonna, al confine con l’Ossezia del Sud, in
Georgia
, l’altopiano di
Ashotsk in
Armenia
, Cordoba in
Argentina
non sono solo progetti,
racconti, iniziative, fotografie ma anche numeri.
Numeri che sostanziano il primo
Bilancio Sociale
di Madian
Orizzonti che per il 2012 ha deciso di dotarsi di questo importante
strumento di rendicontazione.
Dietro questi numeri ci sono, però, le attività svolte, i bisogni
che vengono manifestati e ai quali si prova a dare risposta, ma
soprattutto donne e uomini, nomi e visi di persone che stanno
“verso il fondo”, che sarebbero completamente dimenticati e forse
persi nelle pieghe della Storia, a causa della povertà, della miseria e
dell’ingiustizia cui sono costretti perché nati nel posto sbagliato del
mondo.
Dietro questi numeri ci sono, anche, tutti quelli che lavorano: i
medici, gli infermieri, i fisioterapisti, gli insegnanti, i religiosi e i
laici, i progettisti, i volontari che si prodigano quotidianamente
perché la povertà sia meno drammatica, la miseria meno dolorosa e
l’ingiustizia meno avvilente.
Dietro questi numeri, infine, ci sono i tanti benefattori, i singoli
e i gruppi, gli enti, le fondazioni, le aziende, i fornitori che hanno
contribuito con le loro risorse a costruire strutture, dare cure,
farmaci, cibo, sorrisi e speranza in un oggi e non solo in un domani
meno difficile.
Il metodo seguito per la realizzazione di questo primo Bilancio
Sociale si basa non solo da quanto stabilito dai più accreditati
principi nazionali e internazionali in materia di responsabilità
sociale (tant’è che questo documento è coerente con il nuovo
standard internazionale ISO 26000 approvato alla fine del 2010)
ma ha anche seguito le indicazioni previste dal “Manuale Metodo
Piemonte per il Bilancio Sociale” redatto dall’Ordine dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino,
dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e dalla
Direzione Risorse Finanziarie della Regione Piemonte.
L’Università di Torino e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e
degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino hanno fornito
Lettera di
presentazione
di Alessandro Battaglino