Madian Orizzonti ONLUS - Bilancio Sociale 2017-2018 - page 91

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Intervista
La storia del padre missionario che sta costruendo un ospedale
ad Haiti distrutta dall’uragano
Ha bisogno di elettricisti, piastrellisti, capo-cantieri, muratori per le
finiture: «persone motivate che siano disponibili a darmi una mano a
terminare il centro sanitario». È l’appello di padre Massimo Miraglio,
camilliano di Borgo San Dalmazzo, da 14 anni missionario a Jérémie
(Haiti) dove sta costruendo un ospedale.
Come procedono i lavori?
«A rilento per difficoltà legate anche alla situazione generale del
Paese. In autunno apriremo, nella parte terminata, un ambulatorio
medico a servizio dei più poveri».
Le avversità su Haiti (terremoto, colera, uragano)
l’hanno scoraggiata?
«Il giorno successivo al passaggio dell’uragano, vedendo la sofferenza
della gente e il disastro causato su Jérémie e sull’ospedale in
costruzione, ho sentito che forse non ce l’avrei fatta. Poi la sera
stessa una telefonata provvidenziale dall’Italia dell’ing. Ossola che
si offriva di venire al più presto per aiutarmi nella ricostruzione,
mi ha ridato forza e speranza. Ciò che è più difficile da sopportare
nella relazione con Dio è la sofferenza degli innocenti, di bambini e
anziani. Crea momenti di crisi, tristezza spirituale. In tali situazioni
è fondamentale riuscire a fare questo passaggio: dalla sofferenza
come concetto astratto, alla sofferenza incarnata nei volti della
gente, dei bambini che si incontrano quotidianamente. Se si riesce a
Pubblicato il
4 aprile 2019
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