Capitolo 4: Relazione sociale
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Il
Foyer Saint Camille
costruito tra il 1994 e il 2001 – anno in
cui è stato inaugurato ancorché fosse operativo in alcuni reparti
dal 1997 – è stato uno dei pochi ospedali a non essere crollato o
eccessivamente danneggiato durante il terremoto: nelle prime due
settimane successive al sisma sono stati curati più di 1000 feriti,
portati a termine 300 interventi chirurgici ortopedici, assistite
migliaia di famiglie.
Grazie a un accordo con il
Centro Traumatologico di Torino
, la
Fondazione Specchio dei Tempi de La Stampa
, la Onlus
Rainbow
for Africa
e la
Regione Piemonte
ogni mese, per gli anni 2011 e
2012, un gruppo di medici e paramedici italiani si è recato presso il
Foyer per eseguire, in collaborazione con i medici locali, interventi
chirurgici e di assistenza ai traumatizzati nelle strutture preposte
alla riabilitazione.
Dopo il terremoto del gennaio 2010 per far fronte alle numerose e
crescenti richieste di interventi medico chirurgici e fisioterapici
conseguenza diretta dell’aumento degli invalidi, si è progettato:
1. Il raddoppio delle sale operatorie
Si è, infatti, resa necessaria la costruzione di una seconda sala
operatoria per gli interventi di carattere ortopedico e il ripristino
della sala operatoria esistente creando così un nuovo blocco
operatorio. Il progetto, conclusosi nel gennaio 2012, è stato
totalmente finanziato dalla Fondazione Specchio dei Tempi de La
Stampa che con le donazioni dei suoi affezionati lettori ha raccolto i
770 mila euro
necessari alla sua costruzione.
“Un segno forte, in un paese disastrato e fuori controllo. Specchio
dei tempi ha consegnato l’altro ieri le due camere operatorie
realizzate a Port-au-Prince, la capitale di Haiti, nell’Ospedale
Pediatrico Saint Camille, da nove anni gestito dai padri Camilliani
di Torino. La prima camera operatoria era stata messa in
funzione a soli tre mesi dal terremoto del gennaio 2010, la
seconda – tecnologicamente più avanzata – ha cominciato ad
ospitare interventi da ieri”.
(Angelo Conti da La Stampa del 31 gennaio 2012)
I progetti
a Port-au-Prince