Madian - Bilancio Sociale 2016 - page 49

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rivolta ad un esorcista della diocesi per ottenere un aiuto. Più che
il demonio, il suo vero male era la malattia mentale di cui soffriva e
che le aveva rovinato la vita, riempiendola di sensi di colpa, di paure
e di angosce.
Aveva un estremo bisogno di compagnia e di essere ascoltata da
qualcuno che non si approfittasse di lei o che la sfruttasse ma che
fosse solamente disponibile ad accoglierla nel suo lungo discorrere.
Ci parlava di diavoli, di visioni, di miracoli, di santi e di madonne,
tra una sniffata di tabacco e l’altra che teneva nel cassetto del
tavolo della sua misera cucina e, quando la lasciavamo, era sempre
dispiaciuta perché non aveva ancora finito il suo racconto.
Anche lei se n’è andata con i suoi ricordi e la sua vita fatta di
paure, ma nei momenti in cui era insieme a noi era felice come una
bambina.
“Quanti episodi, quante esperienze che potrebbero far sorridere il lettore ma che
rivelano quanto escludere, etichettare, giudicare le persone serva solo a difenderci
dal confrontarci con esperienze di vita che nella loro tragicomica sofferenza
potrebbero destabilizzare precari equilibri che con fatica ci siamo costruiti”.
(Padre Antonio Menegon)
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