In Armenia, a Ashotsk con un ospedale, il Redemptoris Mater costruito dopo il terremoto del 1988, che con 110 posti letto offre cure e assistenza medica agli abitanti di 25 villaggi e con 21 ambulatori medici sparsi nelle zone montane dell’omonimo altopiano per offrire medicina di base a più di 25 mila persone.
In Argentina a Cordoba con una scuola materna ed elementare, un doposcuola per adulti, un laboratorio di cucito e una scuola calcio.
A questi Paesi dal 2013 si sono aggiunti: l’India nello stato di Andhra Pradesh, dove una piccola comunità di Suore di San Luigi offre protezione, cibo e istruzione a ragazze orfane; l’Indonesia a Maumere, nell’isola di Flores, dove si sta costruendo un centro di accoglienza e di assistenza medica e ambulatoriale per studenti; il Kenia è un ritorno a Karungu dove a fianco del Saint Camillus Mission Hospital, il centro nutrizionale per orfani Dala Kiye, una scuola primaria e secondaria per 500 bambini, si stanno realizzando delle case Famiglia per bambini orfani malati di AIDS e da quest’anno il Nepal dove dopo il terremoto del 25 aprile si è supportata la Camillian Task Force per far fronte all’emergenza sanitaria e si sta ricostruendo assieme all’ONG PRO.SA l’orfanotrofio Koselee Children Care Center a Sindhuli e il Burkina Faso dove, nella capitale Ouagadougou, dal 1966 è attivo il compound sanitario San Camillo.
La Nazione in cui nel corso degli anni Madian Orizzonti ha concentrato i suoi sforzi è Haiti dove è presente sin dal 1994 sia a Port au Prince – con il presidio socio sanitario “Foyer Saint Camille” e con la scuola primaria e secondaria “Saint Camille” sia a Jérémie con il Centro Ospedaliero per la cura delle lesioni cutanee “Saint Camille”.
Haiti è il paese più povero e più densamente popolato del continente americano e dell’emisfero occidentale: è al 145° posto su 169 Stati nella graduatoria dello sviluppo umano della UNDP Human Development Index – 2010; l’aspettativa di vita alla nascita è pari a 6 anni, il 45% della popolazione è costituita da bambini e ragazzi e il 57.3% della sua popolazione (che conta circa 10 milioni di abitanti) vive con meno di un dollaro al giorno; ogni anno 100 bambini ogni 1000 nati vivi non raggiunge il primo anno di vita, il tasso di mortalità sotto i cinque anni di età è del 7.25% e, infine, la spesa per la sanità, spese correnti e in conto capitale da parte di governo, finanziamenti e sovvenzioni esterne (comprese organizzazioni non governative e donazioni di agenzie internazionali) è pari all’1.2% del PIL.
I primi contatti dell’Ordine camilliano con l’isola caraibica sono iniziati nel novembre del 1994 quando Fratel Joachin Camara, membro della Consulta (il massimo organo di governo dell’Ordine), Massimo Miraglio e Padre Antonio Menegon si recarono ad Haiti per studiare la situazione del Paese, distrutto da anni di dittatura e da quattro di embargo, nell’attesa di iniziare una missione che potesse rispondere ai bisogni primari degli ultimi della terra, com’è proprio del carisma dei Camilliani.
Il 7 settembre 1995 l’Istituto delibera la costituzione della fondazione di Haiti, il 20 settembre dello stesso anno tre Camilliani (Padre Adolfo Porro, Padre Serge Mercet e lo studente Massimo Miraglio) partono per fondare la prima missione della Provincia Piemontese.
A Port au Prince viene progettato il “Foyer Saint Camille” da destinare all’assistenza dei più poveri, alla cura dei bambini e dei disabili: inizia la sua operatività nel 1997 e viene inaugurato, una volta completato, il 14 novembre del 2001.