Omelie

Proprio partendo da questo nostro tempo, da questa nostra storia, ci accorgiamo che a livello religioso stiamo vivendo la dissoluzione del cristianesimo, che si sta liquefando, diventando una realtà sempre più lontana dalla vita concreta degli uomini

E’ terminato un anno e oggi inizia un nuovo tempo e la chiesa ci propone nella prima lettura, tratta dal libro dei Numeri, una lettura che rende il cuore pieno di speranza e di gioia

La famiglia di Nazaret sinceramente non risponde tanto a questo modello di famiglia proposto da Leone XIII, perché la famiglia di Nazaret era scomposta, scompaginata, strana.

Oggi, purtroppo, viviamo un grande vuoto, ci siamo riempiti di cose, di impegni, di distrazioni, di effimero: «vanità delle vanità, dice il Qoelet, vanità delle vanità, tutto è vanità» (Qoelet 1,2) e abbiamo smarrito la strada che porta alla tenerezza del cuore: «Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne» (Ezechiele 36, 26).

L’immolazione di Cristo sulla croce non risponde al disegno perverso di Dio che voleva il sangue, il sacrifico, la morte di Suo Figlio. Dio non è un moloch che vuole il nostro sangue, la nostra sofferenza, il nostro sacrificio.

Abbiamo predicato leggi e regole, abbiamo annunciato noi stessi e non il Vangelo dello Spirito Santo e del fuoco.

Maria è grande: non tanto perché immacolata, questo dipende dalle condizioni culturali, dalla mentalità del tempo, ma perché è stata l’antitesi di Eva, una donna forte, libera, coraggiosa, vera, che ha saputo dialogare con Dio e dire sì al progetto di Dio

Fino a quando siamo concentrati solo su noi stessi, saremo sempre come il popolo di Israele schiavo in Babilonia, in Egitto, schiavi della nostra grettezza e del nostro egoismo. Quando riusciremo a liberarci e incontrare gli altri, saremo capaci di vivere un profondo e autentico cammino di fede che ci aiuta con verità a incontrare Dio e con altrettanta verità a incontrare l’uomo.

Non dobbiamo essere impazienti, ma saper attendere, dobbiamo saper rientrare in noi stessi per trovare quelle profonde verità che ci aiutano a non accontentarci mai, a sfidare sempre la vita, ad affrontare la fede con forza e coraggio. Per quello, come ho detto all’inizio di questa Eucarestia, in questo Avvento dovremmo ogni giorno ripetere la preghiera maranatha ‘Vieni Signore Gesù!’. Vieni a renderci uomini e donne autentici, veri, liberi, coraggiosi, capaci di testimoniarti ogni giorno.

Ogni volta che noi, in modo radicale, scegliamo la strada dell’amore nei confronti dell’uomo, ci rendiamo conto che diventiamo fragili, persone vulnerabili. Ma è questa vulnerabilità e fragilità che ci rende forti e ci salva, ma soprattutto ci aiuta a rimanere semplicemente umani.