Omelie

Essere dalla parte giusta con la pace nel cuore è faticoso, ma solo la strada della pace può far fiorire la terra seminando speranze nuove.
Buona Pasqua!

Il racconto della Passione ci presenta Gesù in tutta la Sua umanità. Il momento della disperazione e della morte è il momento delle domande: chi è l’uomo? Che cosa c’è nell’uomo? La risposta la troviamo nella vita vissuta che ci aiuta a capire qualcosa di noi stessi.
Buona Settimana Santa

L’ora di Gesù è l’ora della croce non del successo e della gloria. Gesù entra nel negativo della vita con la forza dell’amore e noi possiamo sconfiggere la sofferenza, la morte, il non senso della vita affrontandolo solo con l’amore.

Alle volte è difficile pensare che Dio ama il mondo e ciascuno di noi perché i fatti sembrano smentirlo. Non possiamo fermarci all’evidenza ma guardare alla croce di Cristo paradosso dell’amore di Dio.

Conoscono Dio coloro che vivono nel buio del venerdì santo, chi vive nell’agonia, quelli che consideriamo pezzenti, peccatori, esclusi e non gli specialisti di Dio. Solo la misericordia di Dio ci salverà!

Troppe morti: sul lavoro, in mare (un anno dalla tragedia di Cutro), delle guerre e delle violenze, femminicidi…Ritroviamo la strada della vita, riprendiamo ad amare, rendiamo viva la speranza per passare da un mondo di tenebre a uno di luce, per impedire che l’aurora si estingua.

Il cammino della Quaresima ci invita alla conversione: superiamo i nostri egoismi e la nostra indifferenza, apriamoci alle attese e all’ universalità della fede, aiutiamo la speranza a crescere, progettiamo una nuova umanità segnata dalla volontà di pace.

In occasione della celebrazione della giornata mondiale del malato, un ricordo e una preghiera per tutti coloro che soffrono e sperimentano la fragilità umana, insieme alla partecipazione al loro dolore.

Gesù lo troviamo sempre in mezzo ai malati per dare speranza a chi non ha speranza e lo fa con la forza dell’amore. Alle volte ci sentiamo impotenti perché in ogni malattia c’è il segno della fragilità umana; per questo dobbiamo farci deboli con i deboli accompagnando chi è nella sofferenza con la nostra presenza.

Il giorno della memoria ci aiuti a non sottovalutare quello che è accaduto ed essere sentinelle attente perché la barbarie non si ripeta. Chi porta sulle spalle la cosiddetta stabilità e l’ordine sono i disgraziati della terra di ieri e di oggi.