Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2014 - page 100

Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2014
- 98 -
milioni di persone, ossia circa la metà. In passato, durante il
periodo Vedico (XV sec. a.C – V/VIII sec. a.C.), le donne indiane
godevano di un’alta rispettabilità ed erano considerate, specie
nelle attività agricole, come una sorta di divinità. Con il passare
del tempo però, questo status privilegiato è andato perdendosi e
le donne hanno dovuto affrontare molti problemi come il negato
accesso all’istruzione, le disuguaglianze di genere, la sicurezza,
la difficoltosa partecipazione sociale e le minori opportunità
lavorative.
La disuguaglianza di genere è la piaga più evidente
, se si
confronta l’India con altri Paesi. Secondo i risultati dell’indice di
disuguaglianza di genere del 2014 pubblicati dall’UNDP (Programma
delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), l’India è tra i fanalini di coda (al
132esimo posto su 148) per quanto riguarda l’uguaglianza di genere.
Questo dato si riflette nelle esigue percentuali di istruzione
femminile, 65% contro gli 80% dei maschi (metà delle donne indiane
è analfabeta): investire nell’educazione di una bambina è ritenuto
un investimento a fondo perduto e pericoloso in quanto è il primo e
principale passo verso l’emancipazione femminile.
Ci sono poi gli aborti selettivi: le femmine sono viste unicamente
come un’uscita finanziaria della durata di una vita intera, dal
mantenimento fino al matrimonio, alla dote, un costo che non regge
il confronto con l’aiuto economico che i maschi potrebbero apportare
alla famiglia. Uno studio pubblicato dal Centro statistico indiano nel
2012 indica in circa tre milioni le bambine non nate o uccise poco dopo
la nascita nel solo 2011. In 20 anni potrebbero essere “scomparse”
così 20 milioni di bambine, 50 milioni nell’arco di tre generazioni.
Anche quando vengono messe al mondo, le bambine vengono
trascurate, non vaccinate, a loro non viene garantita un’adeguata
assistenza sanitaria e non è certamente un caso che la mortalità
femminile nei primi cinque anni di vita sia molto più alta rispetto a
quella maschile.
Il tasso di mortalità infantile è di 46,07 morti/1.000 feti nati vivi
maschi: 44,71 morti/1.000 feti nati vivi - femmine: 47,59
morti/1.000 feti nati vivi.
Gli aborti selettivi causano, inoltre, come peraltro sta già avvenendo
in Cina, una non ininfluente disparità di sesso.
1...,90,91,92,93,94,95,96,97,98,99 101,102,103,104,105,106,107,108,109,110,...130
Powered by FlippingBook