Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2014 - page 8

- 6 -
Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2014
settimana. “Esiste un sabato dell’inizio... e un sabato della terra... E
come il venerdì sera interrompendo il lavoro quotidiano servendo
per un giorno l’Eterno, così in Israele, e solo in Israele, il popolo
ebraico ha l’obbligo di restituire la terra a Dio, per significare che,
in Israele, la terra appartiene all’Eterno” (Samson Raphael Hirsch,
rabbino tedesco del secolo scorso).
Ci sono anche altri testi dell’anno sabbatico (ad es. Esodo 23, 10-11
e Neemia 10, 32) che, di questa istituzione, mettono in luce
soprattutto l’aspetto sociale. Di qui il triplice imperativo dell’anno
giubilare: la restituzione delle terre, il condono dei debiti e la
liberazione degli schiavi; in una parola si doveva tornare a vivere
come fratelli. Questa è la condizione per “abitare la terra” (Levitico
25,18). Diversamente le ingiustizie, le divisioni e le lotte la rendono
inabitabile, e la sorte dell’uomo è l’esilio.
Nella teologia dell’anno giubilare si concentra una molteplicità
di temi biblici e spirituali che da sempre hanno alimentato e
continuano ad alimentare la vita del popolo ebraico. Tra i più
importanti di questi aspetti sono da ricordare i seguenti:
1.
L’impossedibilità della terra
: l’affermazione dell’impossibile
possesso della terra. Facendo
shabbat,
la terra si sottrae al
possesso dell’uomo, si rifiuta ad un rapporto di sottomissione che
sia solo funzionale e contesta la pretesa dell’uomo di ridurla ad
oggetto di dominio.
2.
La signoria di Dio
: l’affermazione che signore e creatore della terra è
Dio e quindi non può essere l’uomo. “
La terra è mia e voi siete presso
di me come forestieri e pellegrini
” (Levitico 25, 23): nella terra
l’uomo è “forestiero” e “inquilino” nel senso che ne è ospite in quanto
ospitato da Dio che ne è l’unico legittimo proprietario.
3.
La gratuità
: l’affermazione che, se l’uomo vive in una terra
che non è la sua ma di Dio, egli vive in forza di una gratuità o
grazia che è l’amore disinteressato di Dio: “
La terra produrrà
frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete tranquilli. Se
dite: Che mangeremo il settimo anno, se non semineremo e non
raccoglieremo i nostri prodotti?, io disporrò in vostro favore un
raccolto abbondante per il sesto anno ed esso vi darà frutti per tre
anni
” (Levitico 25, 19-21).
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...130
Powered by FlippingBook