Capitolo 4: Relazione sociale
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Per l’Armenia, inseriamo un racconto che ricorda la Storia di questa
nazione e di questo popolo.
Il 2015 è l’anno in cui si ricorda il primo genocidio del XX secolo:
quello degli Armeni.
Durante la prima guerra mondiale si compie, nell’area dell’ex impero
ottomano, in Turchia, il genocidio del popolo armeno, il primo del XX secolo.
Il governo dei Giovani Turchi, preso il potere nel 1908, attua l’eliminazione
dell’etnia armena, presente nell’area anatolica fin dal XII° secolo a.C.
Il genocidio degli armeni può essere considerato
il prototipo dei genocidi
del XX secolo
. L’obiettivo era di risolvere alla radice la questione degli armeni,
popolazione cristiana che guardava all’occidente. Il movente principale è
da ricercarsi all’interno dell’ideologia panturchista, che ispira l’azione di
governo dei
Giovani Turchi
, determinati a riformare lo Stato su una base
nazionalista, e quindi sull’omogeneità etnica e religiosa. La popolazione
armena, di religione cristiana, che aveva assorbito gli ideali dello stato di diritto
di stampo occidentale, con le sue richieste di autonomia poteva costituire
un ostacolo ed opporsi al progetto governativo.
L’obiettivo degli ottomani era la cancellazione
della comunità armena come soggetto storico,
culturale e soprattutto politico. Non secondaria
fu la rapina dei beni e delle terre degli armeni.
Il governo e la maggior parte degli storici turchi
ancora oggi rifiutano di ammettere che nel 1915 è
stato commesso un genocidio ai danni del popolo
armeno. Il 24 aprile del 1915 tutti i notabili armeni
di Costantinopoli vennero arrestati, deportati e
massacrati. A partire dal gennaio del 1915 i turchi
intrapresero un’opera di sistematica deportazione
della popolazione armena verso il deserto di Der-
Es-Zor.
Il decreto provvisorio di deportazione è del
maggio 1915, seguito dal decreto di confisca dei
beni, decreti mai ratificati dal parlamento. Dapprima i maschi adulti furono
chiamati a prestare servizio militare e poi passati per le armi; poi ci fu la
fase dei massacri e delle violenze indiscriminate sulla popolazione civile;
infine i superstiti furono costretti ad una terribile marcia verso il deserto, nel
Il genocidio
armeno