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Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2016
precaria situazione anagrafica non hanno diritto alle prestazioni di
servizi sociali.
Tra questi emarginati la nostra scelta ha voluto essere una risposta
allo specifico carisma camilliano: l’assistenza ai malati poveri; per
questo abbiamo scelto i più anziani e ammalati, cercando di creare
un clima di fraternità e amicizia”.
L’accoglienza degli ospiti prevede il pasto della sera, il
pernottamento e la prima colazione. L’assistenza medica è garantita
da un medico che presta volontariamente la sua opera e da un
piccolo ambulatorio attrezzato per le piccole urgenze. Il volontariato
contribuisce in maniera determinante ed efficace alla conduzione
della comunità.
La gestione economica si regge sui proventi della Chiesa pubblica
annessa alla casa e sulle offerte in denaro e in natura delle persone
che sono a conoscenza dell’iniziativa; abbiamo rifiutato ogni tipo di
convenzione con l’ente pubblico per essere liberi nella gestione e non
correre rischi di strumentalizzazione”.
La comunità entra in contatto e aiuta coloro che la città lascia ai suoi
margini.
Dall’inizio fino al 1984 ha accolto i “senza fissa dimora” italiani, dal
1984 al 1990 gli immigrati adulti provenienti principalmente da
Marocco e Albania, dal 1991 al 2001 i minori stranieri. Dal 2001 ad
oggi gli stranieri malati.
La sempre diversa composizione degli ospiti della comunità trova
risposte e produce trasformazioni nelle strutture di accoglienza: nel
1985 “
Villa Benso
” con i più anziani e malati, nasce la comunità “
La
strada
” guidata per molti anni da Fratel Girardo. Nel 1988 viene
acquistata, con grandi sacrifici, la fatiscente e pericolante struttura
di fianco al convento di Via Mercanti, che nel giro di un anno, grazie
la lavoro di tanti professionisti e volontari, permette di raddoppiare
i posti letto. Tra il 1988 e il 1990 nascono la “
Quercia di Mamre
”
– comunità in Via Arquata, disposta di alloggi dati in comodato
gratuito dall’Istituto case popolari – e la comunità “
Insciallah
”
in corso Vittorio Emanuele II nei pressi delle Officine Grandi
Riparazioni, in spazi concessi dalle Ferrovie dello Stato. Nel 1992, in
collaborazione con le Suore Ministre degli Infermi, viene inaugurata
Da sinistra a destra:
Padre Antonio Menegon,
Padre Joaquim Paulo Cipriano,
Padre Adolfo Porro.