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Capitolo 2: Identità
la comunità “
Magnificat
” destinata alle donne straniere ammalate;
nel 1993 vengono destinati 11 alloggi della città ad altrettante
famiglie e nel 1994 diventano 15; nel 1996 la comunità “
Il Picchio
”
che si concentra sull’accoglienza e sull’assistenza di donne affette da
disturbi mentali e sul progetto per i ragazzi autistici.
Un giorno si sono presentate nella sacrestia della chiesa San Giuseppe un
gruppo di mamme chiedendo il permesso di far partecipare i loro figli con
problemi di autismo alla Messa domenicale, precisando che in altre chiese
erano stati rifiutati perché disturbavano la celebrazione. Alla nostra risposta
affermativa preoccupate che non avessimo capito bene, hanno voluto
spiegare che i bambini ogni tanto potevano gridare, potevano mettersi a
correre per la chiesa, o potevano avere altre reazioni che avrebbero potuto
creare forte disagio e disturbo tra i fedeli. La paura di queste mamme era che
si svuotasse la chiesa. Abbiamo risposto loro che i primi in assoluto ad avere
diritto ad entrare in questa chiesa e in qualsiasi altra chiesa, erano proprio i
loro bambini, perché amati da Dio proprio per la loro disabilità e se anche la
chiesa si fosse svuotata non sarebbe stato un problema.
La domenica successiva hanno partecipato alla messa con qualche grido, con
qualche corsa e con qualche salto che forse ha sorpreso un po’ i presenti,
ma non più di tanto. Man mano che i bambini si adattavano all’ambiente e
alle persone tutto è scomparso e non si è più creato alcun disagio o disturbo
alla celebrazione. Da questa esperienza è nata l’idea di fare qualcosa di
più per loro e nell’anno 2002 partendo dalla constatazione dell’assoluta
carenza di spazi e progetti per la socializzazione e il tempo libero di ragazzi
con autismo, la Comunità Madian, la Provincia Piemontese dell’Ordine dei
Religiosi Camilliani, un gruppo di famiglie di ragazzi autistici (facenti parte
dell’
A.N.G.S.A.
–
Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici
) e
la Comunità Il Picchio di San Mauro Torinese, decisero di far partire, presso
i locali di Madian in Via Mercanti (oggi diventata via San Camillo de Lellis),
una sperimentazione mirata all’introduzione, nell’area cittadina, di percorsi
educativi e psicologici validati scientificamente a livello internazionale ma
non ancora disponibili in maniera diffusa nei servizi della nostra Regione.
Associazione
Teda