Madian - Bilancio Sociale 2016 - page 7

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“Ogni giorno ci troviamo a vivere il conflitto tra la
vita e la morte dal momento che le esigenze della
morte vanno contro quelle della vita. La vita è amore,
pace, libertà, allegria, appagamento, la risurrezione
dello spirito. La morte, invece, diventa il collasso di
tutte le nostre speranze. Quando noi nella vita non
riusciamo a realizzare queste realtà che rendono la
vita autentica, anche la nostra speranza viene meno,
anche il nostro cuore, forse, si chiude in una pietra
sepolcrale, come quella che aveva chiuso la tomba
di Lazzaro. Noi siamo chiamati sempre, nonostante
tutto, a credere fortemente alla vita concreta, a
contrapporre al male il bene, le realtà positive a
quelle negative. È di questo che parla Ezechièle:
«Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle
vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella
terra d’Israele». I sepolcri di cui parla il profeta
non sono quelli del cimitero, ma il sepolcro di cui
parla è la schiavitù, la deportazione in Babilonia.
Ezechièle a un popolo scoraggiato, collassato nelle
sue speranze, disperato, che aveva perso la fiducia
in se stesso e nel suo futuro, infonde forza, coraggio,
affinché riprenda il cammino, riprenda in mano la
propria vita. Quante volte, anche noi, nella nostra
esistenza, nella nostra vita, sperimentiamo la
morte, la sofferenza, la malattia, la disperazione.
Dio ci libera da queste pietre sepolcrali, ci vuole rimettere in
piedi, perché riprendiamo il cammino della nostra esistenza. Ecco
perché di fronte al fallimento della morte e alle difficoltà della vita
non siamo chiamati alla disperazione, ma a mettere in moto tutte
quelle capacità di amore, che ci aiutano a continuare a vivere. Non
possiamo fermarci, essere schiavi, oppressi dai limiti della nostra
esistenza. Anche Gesù piange di fronte alla tomba del suo amico
Lazzaro. In realtà Gesù non piange di fronte a una tomba, ma perché
è completamente dentro alla condizione umana. Gesù è sempre
circondato da malati, morti, disperati, ciechi, zoppi, da gente che
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