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Capitolo 1: Identità
(40% del punteggio) e vitalità dell’ecosistema (60% del punteggio) e
su 24 indicatori di performance.
Le migliori performance evidenziate dal rapporto del 2018 sono
della Svizzera seguita da Francia, Danimarca e Malta (nel 2016 i
primi 4 erano Finlandia, Islanda, Svezia e Danimarca). Esaminando
il trend nell’ultima decade emerge come praticamente tutti i Paesi
abbiano registrato dei miglioramenti. Soprattutto i Paesi dell’Africa
Sub Sahariana, grazie a investimenti nell’accesso all’acqua potabile,
nell’accesso ai servizi igienici e nelle infrastrutture energetiche.
Si registrano progressi in alcuni ambiti ma alcune aree di intervento
rimangono critiche. Aumentano le morti dovute alla qualità dell’aria
e dell’acqua; più di 3,5 miliardi di persone vivono in nazioni con una
qualità dell’aria rischiosa; il 23% dei Paesi non ha sistemi di trattamento
delle acque reflue; le foreste registrano una continua diminuzione;
estremamente problematiche sono le diminuzioni degli stock di pesce.
EPI
Obiettivo
Categoria fenomeno
Indicatore
Environmental Performance Index
(EPI)
Salute ambientale (50%)
Impatto sulla salute (23%)
Esposizione al rischio ambientale (100%)
Qualità dell’aria (33%)
Qualità dell’aria domestica (30%)
Inquinamento aria - Media PM 2.5 (30%)
Inquinamento aria - PM 2.5 oltre (30%)
Inquinamento aria - Media NO2 (10%)
Acqua e potabilità (33%)
Non potabilità (50%)
Qualità acqua potabile (50%)
Vitalità ecosistema (50%)
Fonti d’acqua (25%)
Trattamento acque (100%)
Agricoltura (10%)
Uso nitrogeni, efficienza (75%)
Bilancio nitrogeni (25%)
Foreste (10%)
Copertura boschiva (100%)
Pesca (5%)
Stock pesce (100%)
Biodiversità e Habitat (25%)
Aree protette terrestri (National Biome Weights) (20%)
Aree protette terrestri (Global Biome Weights) (20%)
Aree marine protette (20%)
Specie protette (Nazionala) (20%)
Specie protette (Globale) (20%)
Clima e energia (25%)
Trend nell’uso del carbone (75%)
Trend nelle emissioni CO2 per KWh (25%)