Omelie

Il Signore avvolge del Suo amore il peccatore (il pubblicano) e rifiuta il fariseo con la sua presunzione religiosa. Siamo graditi a Dio non in base ai nostri meriti ma ai nostri bisogni.

La preghiera come invocazione a Dio è autentica solo se noi prima abbiamo fatto tutto quello che è nelle nostre possibilità per realizzare quello che chiediamo. Solo dopo ci abbandoniamo a Lui.

La salvezza è per tutti gli uomini, quindi nessuno ha il monopolio di Dio. Anzi la salvezza di Dio passa attraverso gli stranieri in rapporto alla nostra civiltà cristiana, cultura, professione religiosa. La gloria di Dio è l’uomo vivente perché lo Spirito attraversa la terra. Questo è l’atteggiamento che ci restituisce l’amicizia con il genere umano.

La debolezza della fede è la smentita dei fatti. Per questo la fede deve passare attraverso lo scandalo dei fatti, ma con la certezza che questo scandalo finirà, ma anche con il nostro impegno perché finisca.

Il giudizio di Dio è contro il mondo dei ricchi epuloni. Per questo dobbiamo modificare la qualità della vita, la tavola dei valori, il nostro stesso progetto di vita perché tutti hanno il diritto di sedersi al banchetto dell’umanità. I beni della terra devono diventare mezzi di comunione e non di divisione.

Nella lettera a Timoteo Paolo ci invita a pregare alzando al cielo mani pure, senza ira e senza contese. Oggi come facciamo ad alzare al cielo mani pure? Le mani dell’umanità grondano sangue innocente, non possiamo velarci gli occhi sulla disumanità del mondo.

L’amore di Dio è per tutti e senza limiti siamo noi che discriminiamo e condanniamo per sentirci giusti e meritevoli. Il cuore di Dio è più grande del nostro. Non siamo noi i distributori delle sentenze di premio e di castigo perché la salvezza è per tutti al di la del merito. Questo ci disturba molto! Ma Dio è così, ci piaccia o no!

Siamo invitati a prendere gli ultimi posti come valore di contestazione di chi ambisce sempre ai primi posti. Non dobbiamo soggiacere alla legge della competizione: chi prevale ha ragione, ma seguire un progetto di vita modellato sul rispetto della natura che ci garantisce l’equilibrio, la gioia del bello, del rapporto gratuito con le cose e le persone.

La salvezza è per tutti i popoli e implica un impegno severo della coscienza. Dio salva tutti perché ama tutti. Vivere onestamente, in modo retto, nasce da un’esigenza di amore e non dalla paura del castigo.

Scarica l’Omelia