Omelie

Siamo capaci di fare la verità dentro di noi? È un cammino difficile, interiore, ma quando la vita ci porta alla radice delle cose, alla realtà della vita, della morte, del male, della sofferenza, è in quel momento che dobbiamo chiederci “chi siamo?” e fare la verità dentro noi stessi per poter conoscere la verità che è Dio.

Siamo chiamati ad accogliere nella nostra vita la novità e il futuro di Dio, a non fermarci al nostro peccato e passato, ma a proiettarci verso il futuro che Dio sempre ci prepara.

Un Dio così rallegra la vita, il cuore, ci aiuta a camminare con più speranza e fiducia nella nostra esistenza, ma soprattutto a liberarci dalla prigionia del peccato.

Non sono importanti i princìpi, ma i fatti. Come riesco ad assumere la sofferenza, il peso, la vita degli altri esseri umani? Come riesco ad essere un uomo di liberazione nei confronti della vita degli uomini? Qui sta il senso vero e autentico, della nostra fede

il vero, unico, grande cammino è quello della comunione tra tutti gli uomini capaci di mettersi insieme nella ricerca di questo Dio, che è al di sopra di tutti gli altri dei che ci siamo creati, non per unirci e andare a Lui attraverso un cammino di conoscenza e di amore, ma ancora una volta per dividerci in nome di Dio

Il cammino della ricerca di Dio, della fede diventa un cammino di liberazione se abbiamo il coraggio di affrontare il male presente nel mondo, il potere nemico dell’uomo, la religione che si serve di Dio anziché servire Dio e con tutta la nostra dignità, libertà e fede, siamo capaci di sconfiggerlo. Ogni sconfitta al potere è una vittoria e una libertà che ci renderà uomini autentici e veri credenti nel Dio che ha risuscitato Gesù Cristo dai morti.

Vivere la Quaresima, vuol dire innanzitutto lacerarci il cuore e non le vesti.

Il messaggio della Parola di Dio di oggi è semplice, ma altrettanto importante per la nostra esistenza. Siamo chiamati, ogni tanto, a tacere, fare silenzio, rientrare dentro noi stessi per capire chi veramente siamo

Se dentro la nostra coscienza non albergano speranze capaci di ribaltare il mondo, secondo le logiche dell’amore, la violenza porterà alla fine della nostra esistenza.

Sentirci provvisori e viandanti ci aiuta a non prenderci troppo sul serio, a relativizzare tutto quello che facciamo diventare assoluto, ma che assoluto non è.