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Ogni uomo che non conosce il Vangelo, non appartiene alla chiesa cattolica, ma cammina sulle strade del diritto, della giustizia, dell’onestà, ogni uomo che ha il cuore, la mente, lo sguardo aperto per accogliere ogni altro essere umano, è un uomo del Vangelo, che vive la fede liberante di Gesù Cristo.

Siamo chiamati a non fermarci solo a questi simboli, come la festa di oggi, che ci richiamano a qualcosa d’altro, per entrare nel significato vero e autentico dell’Assunzione: la vittoria della vita sulla morte

Dobbiamo affinare il nostro spirito, la nostra anima, il nostro udito spirituale, il nostro sguardo per poter cogliere Dio, non dove ci dicono che c’è, dove sembrano esserci miracoli e segni portentosi, lì c’è solo l’uomo, ma dobbiamo trovare Dio nei piccoli avvenimenti della vita quotidiana.

Se oggi continuiamo, in tutto il mondo, a celebrare l’Eucarestia e ci rendiamo conto che ci sono milioni di esseri umani che muoiono di fame, se oggi continuiamo a celebrare l’Eucarestia e vendiamo armi, alimentiamo guerre, discriminiamo, non vogliamo accogliere nessuno, vuol dire che di questa Eucarestia non abbiamo capito assolutamente nulla, che ci nascondiamo dentro a un rito vuoto che non parla al nostro cuore, al nostro spirito, ma soprattutto che non ci responsabilizza nei confronti del cambiamento del mondo. Non facciamo dell’Eucaristia domenicale una commedia, un teatrino senza senso. L’Eucarestia diventa una sfida, un grande impegno di vita, che va al di là di questi momenti celebrativi e che va ad innestarsi dentro la vita concreta di ogni essere umano.

Come ci abbandoniamo all’Amore, così dobbiamo essere capaci di abbandonarci alla fede ponendo la nostra fiducia in un Dio che non ci delude mai.

Dio è indulgente con tutti, perché non sta dalla parte di nessuno, è il Dio di tutti, che accoglie tutti nel Suo campo: il grano buono e la zizzania

Siamo chiamati a vivere con pazienza la crescita della Parola all’interno della vita degli uomini, la crescita del Regno di Dio, che è un Regno di giustizia, di diritto, di fraternità, di amore e di pace.

La conoscenza di Dio che noi abbiamo, che cosa è? La fede che pratichiamo, che fede è? Il Dio in cui crediamo, che Dio è?