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Auguri Natale 2018

 Carissimi Amici e Carissime amiche di Madian Orizzonti Onlus

prima di tutto Grazie per ciò che siete e fate per la nostra Associazione che, proprio in forza del vostro sostegno, può aiutare tanta povera gente sparsa nel mondo.

Viviamo un periodo storico di chiusura, di rifiuto nei confronti dell’essere umano, si sta insinuando una strana paura dell’altro soprattutto se povero, diverso e straniero e questo porta ad un rifiuto senza senso, ad un arroccarsi e chiudersi in cittadelle fortificate che stanno cambiando la nostra mente, ma soprattutto inaridendo il nostro cuore e mortificando la nostra vita.

Proprio per questo il nostro mondo ha un estremo bisogno di persone capaci di nuove prospettive, reattive, coraggiose, libere e vere, con occhi e cuore che sanno guardare lontano.

Se rimaniamo impantanati in questa melma antiumana ci freghiamo da soli, uccidiamo il nostro spirito e sprechiamo il tempo e la vita.

Il Natale che celebriamo può diventare un’occasione per ripensare a noi stessi, per riaggiustare il cammino della vita, per riprendere a guardare il mondo e la realtà con occhi nuovi.

In fondo celebriamo la nascita di un bambino, di un uomo quindi, ed è proprio con l’uomo che dobbiamo riconciliarci e riconciliare la nostra vita.

Dal Natale 2017 ad oggi, tanti sono stati i progetti realizzati da Madian Orizzonti Onlus con il vostro aiuto e sostegno. Il più bello, almeno per me, è stato quello di aver triplicato i posti nel Foyer Bethléem di Haiti per l’accoglienza di bambini con disabilità molto gravi e questo a partire dalla metà del 2017; da 30 posti precedenti siamo passati a 100 posti attuali, un grande sforzo e un grande impegno perché queste piccole creature sono povere, completamente non autosufficienti e quindi bisognose di tutto 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.

Oltre alla Scuola elementare e media, al Centro Nutrizionale, all’Ospedale Saint Camille, sempre quest’anno abbiamo moltiplicato la costruzione di villaggi e di casette singole per le famiglie che hanno perso tutto nel terremoto del 2010 e con il passaggio dell’uragano Matthew del 2016 e questo in tre parti del paese: sud (Jérémie), centro (Port-au-Prince) e nord (Mawouj).

Nelle sale operatorie del nostro Ospedale abbiamo implementato gli interventi chirurgici a favore soprattutto dei bambini che arrivano dal nord dell’isola e dalla capitale.

Sempre ad Haiti stiamo infine progettando l’apertura di un reparto di maternità con 35 posti letto.

In Georgia il Centro per disabili sta svolgendo egregiamente il suo compito, mentre in un’altra piccola cittadina sul Caucaso, Akhalcikhe, stiamo costruendo il nuovo centro Talita Kum per i disabili di quella regione, perché quello esistente è troppo piccolo ed è insufficiente per accogliere tutti quelli che necessitano di cure, affetto e dignità.

Inoltre siamo presenti in Kenia, India, Indonesia, Armenia, Argentina con tanti progetti soprattutto a favore dei bambini e di famiglie in gravi difficoltà.

Come già feci lo scorso anno, anche oggi faccio un accorato appello per nuovi Sostegni a Distanza per offrire la possibilità ad altri bambini di accedere all’istruzione primaria e secondaria.

Tutto questo è concretamente imboccare un’altra strada, vedere la realtà e il mondo con altri occhi, impegnarsi non per escludere ma per includere e portare un po’ di umanità, di luce, di speranza dove la miseria porta alla disperazione e all’annientamento.

Piccole presenze, piccoli segni, ma capaci di trasformare la vita di migliaia di persone.

Tutto questo può diventare la controcultura dell’amore, una forza travolgente che spazza via ogni egoismo, grettezza d’animo, chiusura nei confronti dei nostri compagni di viaggio, perché o ci salviamo insieme o siamo tutti perduti.

Voi, cari amiche e amici, potete fare e fate la differenza e proprio questo vostro impegno rende la vita degna di essere vissuta, capace di fecondità, perché ogni volta che salviamo un essere umano, che diamo speranza e futuro a chi non ha nulla, facciamo nascere una vita nuova moltiplicando la forza inesauribile dell’amore e ci sentiamo più felici.

Il regalo più bello è vedere rifiorire sul volto di un bambino il sorriso ed è proprio quanto è accaduto quest’anno ad un bambino ricoverato nel nostro ospedale perché mangiato dai vermi: all’entrata sembrava un piccolo mostro, dopo le cure è uscito un bambino rinato, bello, sorridente e

felice.

Quel sorriso è la vittoria sull’indifferenza, quel sorriso ci aiuta a non indurire il nostro cuore come una pietra ma a tenerlo vivo e palpitante; quel sorriso riempie di senso il nostro vivere e ci aiuta a credere che nonostante tutto il male possiamo rimanere umani; quel sorriso ci dice ancora una volta che vale la pena vivere e che la vita deve essere vissuta in pienezza.

Questo è il Natale, questo ha voluto dirci Gesù di Nazareth nascendo e facendosi uomo, per rimettere al centro il bene più prezioso che possediamo: noi stessi.

Sia per tutti voi un Natale che porti nuova consapevolezza, capace di trasformare e rendere gioiosa la nostra vita e quella di tutti gli esseri umani, per trasformare volti rabbiosi e tristi in volti sorridenti come quello di quel bambino a cui è stata ridata la vita.

Buon Natale!

Padre Antonio Menegon

Madian Orizzonti

Dal 1980 ci occupiamo dell’accoglienza e dell’accompagnamento gratuito di povera gente ammalata, secondo lo spirito del Fondatore: San Camillo De Lellis.