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Auguri Natale 2019

Carissimi Amici e Carissime Amiche,

con l’augurio di un Natale pieno di senso e di profondo significato, giunga a Voi e alle Vostre famiglie il mio Grazie più sincero per il vostro esserci, la vostra presenza viva, vera, reale, fattiva, che diventa la forza e l’energia più incoraggiante per continuare il nostro comune cammino di condivisione con tutte le persone che vivono una vita difficile e alle volte martoriata.

Camminare insieme, lavorare insieme, unire forze e sinergie comuni rende l’impegno meno gravoso, ma soprattutto moltiplica la possibilità di fare del bene e di rispondere alle tantissime richieste di aiuto.

Agli inizi del 2019 nel mese di febbraio ad Haiti abbiamo inaugurato il nuovo reparto di maternità e più di 500 sono i bambini nati sino ad ora in un luogo protetto, con personale preparato sia tecnicamente sia umanamente.

Dare la possibilità ad una mamma di partorire in ospedale è fare prevenzione, perché molti dei bambini disabili che ospitiamo nel Foyer Bethléem sono così a causa di problemi dovuti al parto.

A proposito di bambini disabili, nel mese di settembre abbiamo terminato i lavori di ampliamento del salone nel quale più di 100 bambini con gravi disabilità fisiche, motorie e psichiche, consumano i loro pasti e trascorrono momenti di svago e di riposo.

Ancora, nel mese di ottobre, è stato inaugurato un nuovo Centro che ospiterà i malati di tubercolosi, malattia che purtroppo è in aumento.

Queste belle notizie sono funestate da mesi di guerriglia urbana che ha reso invivibile la capitale Port-au-Prince e altre città del Paese; l’aumento del prezzo dei carburanti e la mancanza di cibo e di acqua sono le principali cause di tanta violenza e la gente è letteralmente alla fame.

A settembre e a novembre abbiamo inviato due container di cibo, zucchero e altri materiali essenziali.

Anche in Georgia, Armenia, Kenia, India, Indonesia, Camerun e Burkina Faso continua il nostro impegno per dare cibo, salute, istruzione, casa a famiglie che senza il nostro piccolo aiuto vedrebbero aumentare la loro disperazione e affievolire le loro speranze.

Nella comunità di accoglienza Madian dove sono ospitate 45 persone ammalate, prevalentemente straniere, emerge sempre più il problema del disagio psichico di ragazzi giovanissimi, 19/20 anni, traumatizzati da quanto hanno dovuto subire nei lager libici. La presenza di persone che dormono sotto i portici della nostra città o inspiegabili violenze che riempiono le cronache dei giornali, nascono proprio da questo problema che diventa sempre più grave.

Come già lo scorso anno, anche in occasione di questo Natale, chiedo a tutti un particolare aiuto per i sostegni a distanza, attraverso i quali possiamo assicurare l’istruzione primaria e secondaria e 2 pasti al giorno a tanti bambini.

Mentre nel mondo sono in aumento le discriminazioni, l’innalzamento di muri, le guerre, il rifiuto del povero trattato come un criminale, sapere che ci sono tante persone che si oppongono a queste logiche aberranti dà corpo e forza alla nostra speranza che non tutto è perduto e che un’alternativa alla violenza, al rifiuto e all’indifferenza è possibile soprattutto quando persone motivate e con profonde convinzioni interiori riescono a resistere al male e vincono con la forza del bene (anche questo molto vituperato perché oggi essere buoni è equiparato ad un crimine).

Vi auguro un Natale pieno di senso, con la capacità di guardare negli occhi i disperati della terra senza paura o vergogna, consapevoli che solo restando umani, tenendoci per mano, portando gli uni i pesi degli altri, riusciremo a stare bene, a dare un significato pieno alla nostra vita, ad essere felici, perché chi si chiude nel proprio egoismo o chi si affida solo alle cose inanimate si ritroverà vuoto e insignificante; chi invece ha il coraggio di mettersi in relazione positiva, senza pregiudizi, vili paure, difese preventive, diventa portatore di vita e di speranza.

La nostra identità cristiana non sta nell’appendere un crocifisso al muro ma vedere, accogliere, aiutare, avere fremiti di compassione verso i crocifissi della terra che non sono di gesso o di legno ma in carne e ossa come appunto Gesù di Nazareth che ricordiamo nel giorno di Natale.

Auguri e Grazie cari Amici e Amiche per una vita vera senza ipocrisie e menzogne, capace di rendere leggero il nostro passo, vivo il nostro cuore, felice la nostra vita.

Padre Antonio Menegon

 

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Madian Orizzonti

Dal 1980 ci occupiamo dell’accoglienza e dell’accompagnamento gratuito di povera gente ammalata, secondo lo spirito del Fondatore: San Camillo De Lellis.