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Madian Orizzonti ONLUS - Bilancio Sociale 2013
“Volle Madama Reale — narra il Compendio Istorico di S. Martiniano
— che dalla Casa del Mondavì ove vi era un Convento de PP. Ministri
delli Infermi volgarmente detti della buona Morte si mandassero tre
Religiosi per esercitare in questa Città il luoro Instituto quale è di
assistere a Moribondi et indirizzarli al ben morire”.
Ad arrivare furono padre Domenico Simondi di Revello che
esercitava il suo ministero all’ospedale Pammatone di Genova e
padre Mario Lanci, bolognese, assistito da un giovane chierico,
Giovanni Battista Motta. Prima posero la loro residenza in due
povere stanze affittate da un nobile torinese, poi per ordine della
reggente (del figlio minorenne Vittorio Amedeo II) cui era stato
raccontato come aiutassero i poveri e i malati della città furono
alloggiati «nelle stanze dell’Ospedale della Carità attigue alla Chiesa
con l’Uficiatura di essa»; tuttavia, appena possibile, essi cercarono
un’altra sede. Fu individuato e acquistato quello che fino al 1671 era
stato il monastero delle monache agostiniane del Crocifisso.
«e come che le Madri del SS.mo Crocifisso avevano acomprato una
Isola nel nuovo ingrandimento verso il Po misero li Ochij sovra il
Monastero delle medesime come Luogo congruo per essere nel cuore
della Città e capace per la Luoro abitatione essendovi una bella
Chiesa commoda e capace per le luoro Ufficiature che corrisponde
alla grande strada della Cittadella».
Il 3 giugno 1681 i padri entrarono in quella che oggi è il Santuario di
via Santa Teresa che fu immediatamente dedicato a San Giuseppe
– “per essere Egli protettore degli Agonizzanti a’ quali fa voto la
nostra religione di servire, e perché da ogn’uno è chiamato in
aggiuto e tenuto in grande venerazione in quel ponto estremo”.
Per quanto riguarda il ministero interessante leggere ancora le
cronache del tempo che ci dicono “e come che in puoco tempo vi fu
gran concorso di persone massime alle prediche”.
Un po’ come succede oggi.
Nel Settecento la casa S. Giuseppe trascorse tempi di alterne
vicende, scivolando nel progressismo e riformismo proprio di
quel tempo. I religiosi pur nella fedeltà all’assistenza ai malati e
moribondi nelle case private, dettero sempre maggiore spazio alla
predicazione. Il simbolo di questa attitudine fu, senza dubbio, il
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