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Madian Orizzonti ONLUS - Bilancio Sociale 2013
Rimase nell’ospedale degli Incurabili per ben quattro anni. Qui
maturò definitivamente la sua vocazione all’assistenza dei malati e,
insieme con i primi cinque compagni che, seguendo il suo esempio,
si erano consacrati alla cura degli infermi, decise di dare vita,
nell’agosto del 1582 alla “Compagnia dei Servi degli Infermi”.
Inizialmente però Camillo non voleva creare un ordine religioso
clericale (di sacerdoti) ma di fratelli laici al servizio del corpo del
malato prima ancora che alla sua anima. Quattro anni dopo Papa
Sisto V - il 18 marzo 1586 - la riconobbe come Congregazione e
accolse la domanda di Camillo di portare sulla veste una croce rossa.
La trascuratezza in cui versavano i malati non era solo materiale ma
anche spirituale. Camillo trovò come suo seguace qualche sacerdote
e si fece prete lui stesso, conditio sine qua non per poter fondare un
ordine di chierici.
Piano piano la Compagnia si allargò. Camillo e i suoi presero servizio
all’Ospedale Santo Spirito, ma si misero anche a rintracciare malati
e poveri nelle borgate e nei tuguri di Roma. Quando nell’Urbe scoppiò
una carestia, nel 1590, i Servi degli Infermi si prodigarono per
soccorrere a ogni necessità. Il Papa Gregorio XIV ne fu ammirato
e decise di elevare la Congregazione a Ordine dei Ministri degli
Infermi (1591). Negli ospedali di Roma era stata introdotta una vera
riforma sanitaria. Allora da varie parti d’Italia venne la richiesta di
inserire questi religiosi nei propri ospedali. In una ventina d’anni
i Ministri degli Infermi presero così servizio nelle principali città,
da Napoli a Milano, da Genova a Palermo. E c’era dell’altro. Se un
esercito partiva per una guerra Camillo mandava i suoi compagni
a portare la croce rossa sui campi di battaglia. Se in una città
esplodeva un’epidemia accorreva con i suoi a curare gli appestati.
Ma soprattutto per quarant’anni fu sua casa l’ospedale. Qui era la
scuola in cui addestrò centinaia di giovani al servizio della carità. Col
suo esempio e con i preziosi insegnamenti contenuti nelle sue Regole
per servire con ogni perfezione gli infermi. Un codice di assistenza
sanitaria che fu applicato in vari ospedali d’Italia. Camillo morì a
Roma il 14 luglio 1614. Quando il Papa Benedetto XIV lo proclamerà
Santo nel 1746, affermerà solennemente che Camillo de Lellis è stato
iniziatore di
“una nuova scuola di carità”
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