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          Capitolo 2: Identità
        
        
          La storia di Madian Orizzonti è la storia di un “nido”.
        
        
          Un nido costruito in via San Camillo de Lellis 28 a Torino dove nel
        
        
          1979 è nata la comunità Madian e dove l’Ordine dei ministri regolari
        
        
          degli infermi (camilliani) è arrivato nel 1681 per volontà di Madama
        
        
          Reale (Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours).
        
        
          Prima di raccontare di Madian Orizzonti e del suo intreccio con i
        
        
          camilliani e la comunità Madian è opportuno gettare uno sguardo
        
        
          al fondatore dell’Ordine religioso, San Camillo de Lellis, di cui
        
        
          quest’anno si celebra il IV centenario della morte, ossia dalla Sua
        
        
          ascesa al Cielo.
        
        
          La vita di San Camillo si staglia tra la seconda metà del secolo XVI e
        
        
          l’inizio del XVII.
        
        
          Sfondo dell’azione è la Roma del Cinquecento e più in generale
        
        
          l’Italia, suddivisa in numerosi principati o repubbliche.
        
        
          Camillo, figlio del capitano di ventura Giovanni de Lellis, era nato a
        
        
          Bucchianico (Chieti) il 25 maggio 1550.
        
        
          Nella giovinezza seguì le orme del padre, dedicandosi all’arte
        
        
          militare come mercenario. Il “soldo” gli serviva per il gioco d’azzardo
        
        
          alle carte o ai dadi, una passione che occupò tutta la sua giovinezza.
        
        
          Ma, nel 1570, un’ulcera al piede lo costrinse ad abbandonare la
        
        
          compagnia.
        
        
          Per farsi curare fu costretto a recarsi a Roma, nell’ospedale di San
        
        
          Giacomo degli Incurabili. Dopo la guarigione si fece assumere - per
        
        
          avere qualche soldo da giocarsi con i barcaioli del Tevere - come
        
        
          inserviente presso l’ospedale, ma l’esperienza fu breve: per la sua
        
        
          scarsa propensione al lavoro, venne allontanato.
        
        
          Intanto il padre era morto. Tornò a dedicarsi alle armi mettendosi
        
        
          a servizio, prima di Venezia, poi della Spagna. Ma presto tornò a
        
        
          condurre una vita dissoluta.
        
        
          Iniziò a vagabondare per l’Italia, fino a quando non venne assunto
        
        
          dai Cappuccini del convento di Manfredonia. È qui che iniziò il
        
        
          suo percorso verso la conversione (nella Valle dell’inferno tra
        
        
          Manfredonia e San Giovanni Rotondo): il 2 febbraio 1575 decise di
        
        
          abbracciare la vita religiosa e di diventare un frate cappuccino a
        
        
          Trivento. Ma l’antica piaga al piede tornò a dargli problemi: fu così
        
        
          costretto a tornare a Roma per curarsi.
        
        
          
            La Storia