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Nepal: i primi 4 infermieri a Katmandu

I 4 infermieri dipendenti delle Aziende Sanitarie Piemontesi partiti il 7 settembre da Caselle sono da qualche giorno a Katmandu. Hanno preso contatto con la CTF (Camillian Task Force India e con la Caritas nepalese). A breve inizieranno a lavorare nei villaggi in cui è presente la CTF compatibilmente con il problema dei trasporti che sta mettendo in ginocchio il Paese.

La situazione, infatti,  non è affatto facile perché da diverse settimane la polizia indiana blocca alla frontiera con il Nepal qualsiasi camion contenente petrolio, benzina o gas. La decisione di Delhi deriva dal fatto che Kathmandu non avrebbe tenuto conto delle opinioni indiane sulla Costituzione nepalese approvata il 16 settembre scorso,  ignorando le proteste delle minoranze madhese a tharu che vivono nella regione meridionale di Terai.

A causa della mancanza di carburante, la vita del Nepal è stravolta.  Il blocco dei rifornimenti dall’India ha riportato la situazione indietro di molti anni. Non è più disponibile combustibile per cuocere il cibo. Si è iniziato a comprare legna da ardere e si soffre per la mancanza di energia elettrica.

Il turismo, che contribuisce in modo sostanziale al PIL nepalese e che in questo periodo dovrebbe registrare “l’alta stagione” è in grandissima crisi: hotel, compagnie aeree, tour operator non possono lavorare.

Scuole, università e industrie fanno fatica a continuare le normali operazioni. Circa metà degli istituti hanno annunciato un periodo di vacanza, in attesa che la situazione migliori. Le missioni diplomatiche nel Paese stanno mandando richieste di benzina agli Stati di appartenenza. Il governo ha bandito l’uso di automobili private e ha ridotto di un quarto i servizi di trasporto pubblico. Più della metà delle ambulanze non sono operative.

Secondo i rappresentanti diplomatici dell’Unione Europea presenti nel Paese, “la mancanza di beni di prima necessità colpisce soprattutto le fasce più povere, in un Paese dove il recente terremoto ha gettato un altro 3,5% della popolazione sotto la soglia di povertà” (n.b. l’indice di sviluppo umano vede il Nepal al 145 posto su 187 Paesi censiti, il PIL pro capite è di 1.500 dollari all’anno non molto lontano da un altro Paese in cui lavoriamo come Haiti che  si trova al 168 posto con un PIL pro capite di 1.300 dollari all’anno).

Il Primo Ministro nepalese, nominato ieri, ha dichiarato di volere aprire un dialogo con l’India per risolvere il problema dell’approvvigionamento del petrolio.

Madian Orizzonti

Dal 1980 ci occupiamo dell’accoglienza e dell’accompagnamento gratuito di povera gente ammalata, secondo lo spirito del Fondatore: San Camillo De Lellis.