Nel pomeriggio dell’11 ottobre ho avuto un lungo colloquio telefonico via Skype con Padre Massimo Miraglio che mi ha confermato tutto ciò che ormai tutti sappiamo. La situazione è veramente critica, crescono i numeri delle persone morte e purtroppo anche i casi di colera.

In questo momento è importante, per far fronte all’emergenza alimentare e sanitaria, continuare con la raccolta e l’invio del materiale di cui abbiamo già scritto. Ma, insieme con lui, abbiamo pianificato gli interventi successivi per quanto riguarda la nostra Missione a Jérémie

I principali interventi che abbiamo identificato sono:

1. il ripristino delle cliniche mobili per dare soccorso alla popolazioni dell’entroterra che sono le più colpite e di cui non si hanno ad oggi notizie aggiornate, mediante una prima fase di distribuzione farmaci e vaccini e una seconda fase di mantenimento delle attività che dalla nascita del progetto vengono realizzate. Grazie all’utilizzo di un mezzo di trasporto 4×4 attrezzato ad ambulanza infatti da tempo la Missione di Jérémie è in grado di raggiungere i villaggi e fornire le cure primarie alla comunità, in particolare ai bambini e alle gestanti, facilitare l’accesso alle cure non disponibili accompagnando medici specialisti, somministrare e distribuire vaccini e farmaci, garantire il trasporto dei pazienti dai villaggi all’Ospedale Saint Antoine di Jérémie ed intraprendere azioni di prevenzione e di educazione sanitaria;
2. la costruzione di villaggi per dare casa alle famiglie che l’uragano Matthew ha lasciato senza;
3. la ricerca e la costruzione di pozzi per l’acqua potabile;
4. il ripristino di quanto distrutto dall’uragano nella nostra missione: il tetto del Centro ospedaliero per la cura delle lesioni cutanee (CLC), il muro di cinta che il vento ha in gran parte fatto crollare, gli impianti elettrici e i magazzini che sono stati allagati.

Per quanto riguarda gli interventi di ricostruzione e la costruzione dei villaggi pensiamo appoggiarci a piccole imprese edili locali per dare lavoro alle persone del posto ma abbiamo bisogno di volontari che prendano in mano la direzione delle varie costruzioni.

Per il ripristino delle cliniche mobili  stiamo contattando delle organizzazioni che possano darci supporto per questo servizio.

Grazie per la vostra vicinanza, per l’affetto che state dimostrando

Un caro saluto
Padre Antonio Menegon