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Il Foyer Bethléem, Port au Prince, Haiti

“Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli  più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40). Questa parola di Gesù è il cuore e la motivazione del perché di un reparto riservato ai bambini disabili e ai bambini abbandonati nel Foyer Saint Camille di Port-au-Prince. Chi più di loro può essere considerato “piccolo”: bambini sani oppure portatori di handicap rifiutati, non voluti dai propri genitori, dai propri familiari! Fino al mese di marzo 2004 questi bambini sono stati custoditi nel “Foyer B” e poi è stata ristruttura la vecchia residenza dei Padri Camilliani trasformandola in casa di accoglienza per questi bambini con il nome di: Foyer Bethléem.

Chi sono questi bambini

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Il Foyer Bethléem, dove sono accolti 31 bambini (erano 31 nel 2014), 17 maschi e 14 femmine. Di essi 26 sono disabili (12 maschi e 12 femmine, di età tra i 7 ed i 20 anni) e 5 ragazzini normodotati di età 10 – 11 anni. Per quanto riguarda i disabili, 19 su 23 necessitano di assistenza totale. Sotto la guida di una responsabile (suor Maria Uraiwan Sasong, Ministra degli Infermi) lavora un’équipe di 3 infermiere/ausiliarie e un’altra di 6 donne per i differenti compiti di casa a cui si aggiunge un fisioterapista.
Entrambe le équipes assicurano l’assistenza e il servizio 24 ore su 24. I 5 bambini normodotati frequentano una scuola esterna e 1a bambina audiolesa frequenta una scuola locale per sordomuti al suo terzo anno di attività.

Assistenza

Sotto la guida di una responsabile (una suora Ministra degli Infermi), lavora una équipe di 3 infermiere/ausiliarie e una altra équipe composta da 6 donne per i differenti compiti di casa. Tutte le due équipe assicurano l’assistenza e il servizio 24 ore su 24. Nel caso di malattia e urgenza possono sempre rivolgersi ai medici e alle prestazioni mediche  nel nostro ospedale Foyer Saint Camille.

Ogni mattina dalle 8.30 alle 11.30 nel Foyer Bethléem è presente un fisioterapista per sottoporre a riabilitazione alcuni  bambini disabili con potenzialità di miglioramento delle loro condizioni di handicap. I 5 ragazzini sani frequentano la scuola esterna e nel pomeriggio un maestro li accompagna nelle lezioni complementari. 

Attività pastorale

Durante tutto l’anno non mancano amici e ospiti che visitano il Foyer Bethléem, sia singolarmente sia in gruppi. Nelle occasioni speciali si preparano le feste per i bambini.

Per i ragazzini sani si favorisce la partecipazione alle attività nella cappella: catechesi, preparazione per i sacramenti e partecipazione alle celebrazioni sacre. Periodicamente si organizzano delle passeggiate e delle giornate al mare con lo scopo di far uscire i bambini, svagarli e far fare loro nuove semplici esperienze.

Inoltre il Foyer Bethléem è il luogo favorevole per esercitare il carisma dell’amore misericordioso verso gli ultimi oppure per fare delle esperienze forti come volontariato: perciò i bambini vengono affiancati da seminaristi e da volontari soprattutto italiani.

Necessità urgenti per poter migliorare la qualità dei servizi

Come altri settori dell’ospedale il Foyer Bethléem ha bisogno di supporti per poter migliorare la qualità di assistenza ai bambini. Tra i principali:

  • Motivare il personale che lavora con i bambini con qualche gratificazione durante l’anno: perché nella mentalità comune, e in particolar modo nel personale che opera nel settore, questo servizio viene recepito come una punizione;
  • Dare una formazione specifica per l’assistenza agli handicappati a coloro che operano nel settore: ricordiamo che l’assistenza ai bambini handicappati non si limita solo all’aspetto fisiologico;
  • Procurare materiale necessario per poter dare un’assistenza adeguata ai bambini; si evidenziano due necessità prioritarie: alimenti adeguati per i disabili,  pannolini di tutte le taglie da poter disporre al bisogno;
  • Trovare una soluzione migliore per i 5 bambini sani che favorisca una crescita sana e un adeguato inserimento nella società; si vogliono evitare conseguenze sgradevoli a causa della quotidiana convivenza di adolescenti maschi e femmine disabili.

Madian Orizzonti

Dal 1980 ci occupiamo dell’accoglienza e dell’accompagnamento gratuito di povera gente ammalata, secondo lo spirito del Fondatore: San Camillo De Lellis.