Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2015 - page 30

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Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2015
nel ottobre 1843 faceva un aumento di dotazione onde si potessero
aumentare il numero dei religiosi”. Nella capitale sabauda i ministri
degli infermi trovarono un supporto anche presso la marchesa Giulia
di Barolo. Nelle numerose opere assistenziali da questa sostenute
rientrò dal 1847 l’assicurazione dei fondi necessari per la solenne
celebrazione permanente del mese di San Giuseppe iniziativa
suggerita dal padre generale. Mentre andava elaborando il proprio
assestamento la provincia piemontese si trovò coinvolta nel
processo risorgimentale. I rivolgimenti del 1848, la concessione dello
statuto Albertino, la guerra all’Austria, l’espulsione dei Gesuiti dagli
Stati sardi, le ripetute manifestazioni di anticlericalismo,
rappresentarono momenti di particolare tensione che interpellarono
anche i ministri degli infermi. A Torino, come segnalava il superiore
generale il prefetto della casa, padre Camillo Federici, se da un lato
non sembravano emergere divergenze di opinioni politiche, dall’altro
si vivevano sentimenti di decisa apprensione in varie direzioni,
compresa quella economica: “dirò soltanto che la futura esistenza
della nostra regione, come, beninteso, quella anche di tutte le altre, e
è qui, al pari di altrove, certamente in pericolo che non siamo più
certi di poter ancora sussistere per un anno, né per sei mesi e chissà
forse anche di meno. E, che non siamo persino neanche più sicuri di
poter riscuotere nel prossimo luglio dal debito pubblico l’ammontare
del solito semestre, che l’essenziale sostegno della casa, e senza di
cui ci troveremo subito in più gravi imbarazzi”. Nel novembre 1854
il ministro guardasigilli di grazia e giustizia Urbano Rattazzi
presentò in parlamento il disegno di legge per la soppressione delle
corporazioni religiose a eccezione di quelle dedite alla cura dei
malati o all’insegnamento. L’ordine Camilliano, incluso nella
categoria di quelli portati alla predicazione e alla preghiera,
rientrava nel numero delle corporazioni da sopprimere. Padre Ricci,
nel 1850, subentrato a padre Cova nella guida della provincia, faceva
pervenire un promemoria al Ministro per segnalare la specificità dei
camilliani nell’assistenza agli infermi, “al che è precipuamente, anzi
unicamente destinato l’Istituto dei medesimi ministri degli infermi,
volgarmente detti Crociferi”. Si evidenziavano altresì le attività dei
religiosi durante l’epidemia colerica e gli interventi del governo del
I
DAR DA MANGIARE AGLI AFFAMATI
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