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Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2015
“Se non puoi essere
la via maestra sii
un sentiero, se
non puoi essere
il sole, sii una
stella: sii sempre
il meglio di ciò
che sei”
(Martin Luther King)
si stanno consumando in Siria e da lì sulle strade e sulle rotte verso
una vita come la nostra. Tragedie che, come sempre, hanno nelle
fasce più deboli, in primis i bambini, i soggetti più vulnerabili, quelli
in cui le ferite faranno più fatica a rimarginarsi, il terrore a essere
rimosso, il dolore a essere dimenticato.
In Siria in 5 anni di guerra 8.4 milioni di bambini su 10 sono stati colpiti
dalle conseguenze della guerra, 3.7 milioni sono i nati ma 307 mila lo
hanno fatto all’estero come rifugiati, 1 su 3 non ha mai conosciuto la
pace, 2.1 milioni in Siria e 700 mila rifugiati non frequentano la scuola.
Se non siamo ancora riusciti a fare qualcosa di tangibile per tanta
sofferenza e per quello che sta succedendo, non abbiamo mai smesso
di piangere – impotenti – per quello che vediamo e sentiamo, di
scandalizzarci per il silenzio dei grandi della terra.
Il metodo seguito per la realizzazione del Bilancio Sociale, anche
quest’anno, si basa non solo su quanto stabilito dai più accreditati
principi nazionali e internazionali in materia di responsabilità
sociale: l’Università di Torino e l’Ordine dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino hanno fornito,
anche in questa edizione, rispettivamente la metodologia da seguire
e la validazione professionale.
Il motivo che ci ha spinto e ci spinge a redigere il Bilancio Sociale è
sì dare conto ai tanti benefattori, amici, sostenitori di cosa abbiamo
fatto durante l’anno e di come l’abbiamo fatto, di quante risorse
abbiamo raccolto e di come le abbiamo destinate ma è soprattutto
la volontà di mostrare il bene che molti missionari, religiosi e laici,
molte volontarie e molti volontari fanno e riescono a fare, nonostante
tutto, nonostante il male, nonostante l’indifferenza del mondo.
“
Non dobbiamo essere ognuno per sé ma ognuno per gli altri:
d’altra parte la Trinità, nella quale crediamo, non è 1+1+1 ma
1x1x1
” - ci disse Monsignor Bettazzi nella
lectio magistralis
di
presentazione del Bilancio Sociale del 2012.
L’apertura agli altri, ai poveri, agli ultimi è ciò che fonda le nostre
Missioni, muove il cuore, l’anima e la mente di quanti da anni non
smettono di donare la loro vita o parte di essa, tempo, fatica, denari
nella certezza che amando il prossimo si scopre la parte migliore di
se e si incontra Dio.