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Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2015
L’urgenza di offrire un tetto e un pasto caldo a quanti in quel rigido
inverno non hanno altri rifugi che la stazione di Porta Nuova, la
stazione dei pullman di Via Fiocchetto, le panchine o i portici della
città, è impellente.
Scriveva Padre Adolfo nelle cronache della casa nel 1980:
“Dopo un anno di lavoro, ricerca e studio sulla situazione sociale
della città di Torino, in particolare del centro storico, siamo giunti
alla determinazione di aprire una comunità di accoglienza per le
persone “senza fissa dimora”, i cosiddetti “barboni”, che per la loro
precaria situazione anagrafica non hanno diritto alle prestazioni di
servizi sociali.
Tra questi emarginati la nostra scelta ha voluto essere una risposta
allo specifico carisma camilliano: l’assistenza ai malati poveri, per
questo abbiamo scelto i più anziani e ammalati, cercando di creare
un clima di fraternità e amicizia”.
L’accoglienza degli ospiti prevede il pasto della sera, il
pernottamento e la prima colazione. L’assistenza medica è garantita
da un medico che presta volontariamente la sua opera e da un
piccolo ambulatorio attrezzato per le urgenze. Il volontariato
contribuisce in maniera determinante ed efficace alla conduzione
della comunità.
La gestione economica si regge sui proventi della Chiesa pubblica
annessa alla casa e sulle offerte in denaro e in natura delle persone
che sono a conoscenza dell’iniziativa; abbiamo rifiutato ogni tipo di
convenzione con l’ente pubblico per essere liberi nella gestione e non
correre rischi di strumentalizzazione”.
Ottenuta dai superiori dell’Ordine (padre Crescenzo Mazzella allora
Provinciale e oggi Economo del Foyer Saint Camille di
Port-au-Prince) l’autorizzazione ad aprire una comunità di prima
accoglienza nella parte non utilizzata del Convento di Via Mercanti
nasce la comunità Madian, che nel corso degli anni si ingrandisce,
si moltiplica, cambia, stringe legami con altri ordini religiosi – in
particolare i Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld e i Fratelli delle
Scuole Cristiane – per far fronte alle esigenze dei poveri, rispondere
al bisogno degli ultimi e adeguarsi ai nuovi bisogni che una città in
continua trasformazione presenta.