Madian - Bilancio Sociale 2016 - page 85

Capitolo 4: Relazione sociale
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ondata migratoria proveniente dalle campagne si riversò in modo
caotico nelle città; quattro famiglie di Santiago si spartirono le
terre e si diedero ad abbattere le foreste a ritmi serrati. Due anni
dopo la morte di Trujillo il presidente democraticamente eletto,
Juan Bosch
, cercò di proteggere le pinete e i bacini geografici ma
i grandi proprietari terrieri riuscirono a far cadere il suo governo.
L’abbattimento delle foreste continuò a ritmi forsennati fino
all’arrivo di
Belaguer
nel 1966.
Belaguer si rese conto che erano necessarie urgenti misure
di protezione, per conservare la copertura forestale di bacini
idrografici, venire incontro alla domanda di energia idroelettrica e
assicurare un rifornimento di acqua sufficiente per usi industriali e
domestici. Subito dopo la sua elezione, adottò misure drastiche per
vietare in tutto il Paese il taglio del legno a scopi commerciali e
fece
chiudere tutte le segherie
. Questo provvedimento provocò forti
resistenze da parte dei proprietari terrieri che resero clandestine le
loro attività, abbattendo foreste situate in zone più remote e facendo
funzionare le segherie soltanto di notte. Belaguer reagì con misure
ancora più radicali: il compito di far rispettare le leggi ambientali
passò dal ministero dell’agricoltura all’esercito, e l’abbattimento
illegale delle foreste fu dichiarato un crimine contro la sicurezza
nazionale. Le forze armate di Belaguer iniziarono un programma di
sorveglianza aereo e di operazioni a tappeto, che culminò nel 1967
con un vero e proprio assalto alla principale segheria clandestina
del Paese. Negli otto anni in cui Balaguer non fu in carica, dal
1978 il 1986, gli altri presidenti permisero l’abbattimento degli
alberi in alcune zone e incoraggiarono la produzione di carbone.
Nel 1986, il primo giorno del suo nuovo mandato, Balaguer firmò
una serie di decreti che ripristinavano i divieti di un tempo e il
giorno seguente spedì elicotteri militari a monitorare i boschi alla
ricerca di eventuali attività illecite. I militari ripresero ad arrestare
taglialegna, evacuare le zone che erano state occupate abusivamente
e a distruggere i campi e le ville di latifondisti che si trovavano nei
parchi nazionali. La più celebre di queste operazioni fu nel
1992
nel parco nazionale di
Los Haitises
dove il
90% degli alberi era
stato abbattuto
. Per indebolire la domanda di legno domenicano
aprì il mercato all’importazione dal Cile, dall’Honduras e dagli Stati
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