Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2015 - page 112

Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2015
- 110 -
coppia viveva. La donna, una delle poche sopravvissute di quel campo di
concentramento, raccontò ogni particolare del sequestro.
In realtà, Silvina fu segnalata molto prima. Chi riferì il suo nome all’allora
capo del Tercer Cuerpo de Ejército, Luciano Benjamín Menéndez, fu il
direttore della scuola secondaria da lui gestita, la Manuel Belgrano, e nella
quale si adoperò al fine di ottenere il Boleto estudiantil, il BES, ossia la
tessera per usufruire dei mezzi di trasporto a tariffa ridotta. Quest’uomo si
chiamava Tránsito Rigatuso e fu colui che compilò un elenco di 19 alunni,
11 dei quali furono sequestrati dalla dittatura militare e fatti sparire nella
denominata “La notte dei lapis” di Cordova. Questo sinistro personaggio
arrivò persino a commettere la follia di citare in giudizio la mamma di Silvina
accusandola di «calunnie e insulti» dopo che la stessa Torres l’aveva additato
come delatore in una intervista rilasciata a La Voz del Interior. Fu la prima
volta che una nonna di
Plaza de Mayo
si sedette sul banco degli imputati.
Ma il tentativo di riscattare il presunto suo buon nome gli si ritorse contro: il
giudice Rubens Druetta, che presiedette l’assurdo dibattimento nell’agosto
del 2002, arrivò alla conclusione che in effetti Rigatuso aveva consegnato gli
studenti ai carnefici del Terrorismo di Stato e assolse Torres. Chi smascherò
Rigatuso dinnanzi alla giustizia fu nientemeno che il vice di Menéndez, l’ex
colonnello César Anadón, il quale dichiarò che fu l’allora direttore della
scuola che consegnò l’elenco all’ex capo del Tercer Cuerpo. Anadón avrebbe
finito per suicidarsi due anni dopo: si sparò un colpo alla testa durante la
detenzione domiciliare.
Giorni fa, Giselle Parodi, sorella di Silvina Parodi de Orozco, fu chiamata per
la prima volta a testimoniare in quel processo. Emozionata ma ferma, Giselle
ricordò che aveva “solo 16 anni” quando la vita della sua famiglia cambiò
definitivamente. “La prima volta che irruppero nella nostra storia fu nel
luglio del 1975. Era inverno. Un gruppo d’uomini armati si introdusse nella
nostra casa situata nel quartiere di Paso de los Andes, e gli uomini puntarono
il fucile contro di me, mio fratello Luis e la sua fidanzata Laura (Sonia Torres
ebbe tre figli: Luis, Silvina e Giselle), contro mio padre e alcuni amici che
erano con noi a mangiare delle pizze. Misero tutto sottosopra. Uno di loro
mi portò al piano di sopra in una stanza non ancora ultimata. Io ero piccola
e l’unica cosa a cui pensavo era che per mia madre sarebbe stata pura follia
credere che quel tipo avrebbe potuto farmi del male. Aspettarono che mia
sorella Silvina ritornasse dalla facoltà. Quando lei arrivò ci caricarono tutti su
1...,102,103,104,105,106,107,108,109,110,111 113,114,115,116,117,118,119,120,121,122,...164
Powered by FlippingBook