Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2014 - page 32

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Madian Orizzonti Onlus - Bilancio Sociale 2014
Chi era
San Camillo
de Lellis?
La vita di
San Camillo
si staglia tra la seconda metà del secolo XVI e l’inizio
del XVII.
Sfondo dell’azione è la Roma del Cinquecento e più in generale l’Italia,
suddivisa in numerosi principati o repubbliche.
Camillo, figlio del capitano di ventura Giovanni de Lellis, era nato a
Bucchianico (Chieti) il 25 maggio 1550.
Nella giovinezza seguì le orme del padre, dedicandosi all’arte militare come
mercenario. Il “soldo” gli serviva per il gioco d’azzardo alle carte o ai dadi,
una passione che occupò tutta la sua giovinezza.
Ma, nel 1570, un’ulcera al piede lo costrinse ad abbandonare la compagnia.
Per farsi curare si recò a Roma, nell’ospedale di San Giacomo degli
Incurabili. Dopo la guarigione si fece assumere – per avere qualche soldo
da giocarsi con i barcaioli del Tevere – come inserviente presso l’ospedale,
ma l’esperienza fu breve: per la sua scarsa propensione al lavoro, venne
allontanato.
Intanto il padre era morto. Tornò a dedicarsi alle armi mettendosi a servizio,
prima di Venezia, poi della Spagna. Ma presto tornò a condurre una vita
dissoluta.
Iniziò a vagabondare per l’Italia, fino a quando non venne assunto dai
Cappuccini del convento di Manfredonia. È qui che iniziò il suo percorso
verso la conversione, nella Valle dell’Inferno (tra Manfredonia e San Giovanni
Rotondo): il 2 febbraio 1575
decise di abbracciare la vita religiosa
e di
diventare un frate cappuccino a Trivento. Ma l’antica piaga al piede tornò a
dargli problemi: fu così costretto a tornare a Roma per curarsi.
Rimase nell’ospedale degli Incurabili per ben quattro anni. Qui maturò
definitivamente la sua vocazione all’assistenza dei malati e, insieme
con i primi cinque compagni che, seguendo il suo esempio, si erano
consacrati alla cura degli infermi, decise di dare vita, nell’agosto del 1582
alla “Compagnia dei Servi degli Infermi”.
Inizialmente Camillo non voleva creare un ordine religioso clericale (di
sacerdoti) ma di fratelli laici al servizio del corpo del malato prima ancora
che della sua anima. Quattro anni dopo Papa Sisto V – il 18 marzo 1586 – la
riconobbe come Congregazione e accolse la domanda di Camillo di portare
sulla veste una croce rossa. La trascuratezza in cui versavano i malati non
era solo materiale ma anche spirituale. Camillo trovò come suo seguace
qualche sacerdote e si fece prete lui stesso, conditio sine qua non per
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