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Capitolo 2: Identità
Nel centenario dello scoppio della
Prima Guerra Mondiale
e in
un tempo buio in cui i venti di una nuova guerra mondiale stanno
attraversando Paesi, monti, deserti, mari per arrivare a noi con
notizie ed echi dei suoi morti, delle sue stragi, delle sue esecuzioni,
distogliendoci dal sonno delle nostre coscienze, vogliamo ricordare
quanti perirono in quella che Papa Benedetto XV definì
un’inutile
strage
e in particolare i religiosi Camilliani della provincia
piemontese che passarono dal Santuario di San Giuseppe e tra le
stanze di quella che sarebbe diventata prima la comunità Madian e,
poi, la onlus Madian Orizzonti.
Lo vogliamo fare come ricordo di chi, magari inconsapevolmente,
con la sua storia ha contribuito alla nascita di Madian e di Madian
Orizzonti ma lo vogliamo fare come monito contro le nuove
guerre che stanno sconvolgendo il nostro mondo senza che noi
ce ne accorgiamo, lo vogliamo fare per far sentire la voce di chi
oggi proprio come allora grida nel deserto contro le barbarie che
uccidono gli uomini, le loro speranze, i loro sogni.
Il clero, religioso e secolare, secondo le norme allora in vigore (R.D.
24 dicembre 1911 n. 1497 – Testo unico delle leggi sul reclutamento
del regio Esercito), doveva compiere il servizio militare in tempo di
pace come ogni cittadino del Regno d’Italia.
Durante la Prima Guerra Mondiale, novizi, chierici, conversi,
seminaristi, sacerdoti, Padri e appartenenti ai diversi ordini
religiosi, furono dunque tutti assoggettati alla chiamata alle armi in
quanto cittadini di nascita italiana. Anzi, la maggior parte di loro fu
inserita a pieno titolo nei reparti combattenti senza distinzione di
sorta dagli altri soldati.
Inoltre le disposizioni di mobilitazione (R.D. 22 maggio 1915, n.
600), come non prevedevano l’esenzione per gli ecclesiastici così
non prevedevano il servizio religioso tra le truppe combattenti.
L’introduzione dei cappellani militari nel Regio Esercito Italiano si
deve al generale Luigi Cadorna che, in una circolare dell’estate 1915,
dispose l’assegnazione di cappellani ad ogni reggimento e corpo delle
Forze Armate.
Gli ecclesiastici
nella Grande
Guerra